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Scritte durante gli ultimi anni di vita, le "Lettere morali a Lucilio" costituiscono la più geniale opera di Seneca sotto il profilo del pensiero filosofico e la più significativa della sua personalità. Colloquiando con l'amico Lucilio, Seneca si rivela psicologo sensibile e raffinato, che conosce l'arte della persuasione e si rende conto di come il dialogo sia la forma più consona per raggiungere il perfezionamento morale. Seguace del pensiero stoico, senza però assumerne le posizioni estreme, il grande erudito latino raccomanda la supremazia della ragione e il sacrificio dell'individuo a vantaggio della collettività. <

Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.

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«Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare.»La Stampa«Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell’evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati.»Le MondeLa giovinezza, si sa, è l’età degli ideali, delle grandi battaglie, ma anche del velleitarismo, delle bevute con gli amici, dell’inquietudine sentimentale. E i giovani sudamericani degli anni Settanta non facevano certo eccezione. In questo «romanzo in storie» Luis Sepúlveda racconta il passato e i sogni della sua generazione, e lo fa attraverso la lente dell’affetto e dello humour, che stempera le tensioni e ci riporta intatti le passioni e i momenti di entusiasmo della sua giovinezza militante. Così scopriamo che una rapina in banca poteva essere un esproprio proletario, o addirittura fornire a un cantante mancato un’imperdibile occasione per esibirsi alla chitarra. Poi vediamo all’opera una squadra dell’Esercito di liberazione nazionale impegnata a rubare delle armi, incappando in una serie di intoppi tragicomici, ma attirando anche collaborazioni inattese. E incontriamo in queste pagine, tra gli altri, il bizzarro personaggio del titolo, che non è... né uzbeko né muto. Si tratta infatti del peruviano Ramiro, vincitore di una borsa di studio all’Università Lomonosov, destinato a ricevere un’educazione sovietica nella Patria del Socialismo. Peccato che a Mosca Ramiro non trovi nulla di quello che gli interessa davvero, cioè le ragazze, la musica e l’alcol. Peggio gli va quando tenta di raggiungere Praga, dove si dice che tutte queste cose abbondino, ma approda invece in Uzbekistan... Tra sorriso e nostalgia, queste pagine ci fanno rivivere «il bel sogno di essere giovani senza chiedere il permesso».

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A Monaco, Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix, con cui ha un legame molto profondo. Raggiunta l’indipendenza dai genitori, Max va a vivere da solo portandosi dietro l’amato gatto. Mix, che è costretto a passare lunghe ore in casa da solo, un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa e intuisce che dev’esserci un topo...<

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«Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare.»
La Stampa

«Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell’evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati.»
Le Monde

LE TRE AMATISSIME FAVOLE DI LUIS SEPÚLVEDA IN UN’OPERA UNICA, AD UN PREZZO ECCEZIONALE
1) Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
2) Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
3) Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza

Capitata in una macchia di petrolio nelle acque del mare del Nord, la gabbiana Kengah atterra in fin di vita sul balcone del gatto Zorba, al quale affida l’uovo che sta per deporre strappandogli la promessa di averne cura e di insegnare a volare al piccolo che nascerà. Ma come può un gatto
insegnare a volare?

A Monaco, Max è cresciuto con il suo gatto Mix, ma adesso che Max è grande, Mix è invecchiato e sta perdendo la vista. Ma un giorno sente degli strani rumori e intuisce la presenza di un topo.
È la nascita di una nuova, bizzarra amicizia…

Le lumache sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, ma una di loro si ribella: vuole avere un nome ed è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che si trasforma in un’avventura verso la libertà.

Tre grandi storie di amicizia, differenza e amore e rispetto per la natura, capaci di divertire e
commuovere più generazioni di lettori, perché questa è la magia del grande scrittore cileno.

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