L’autorealizzazione
L’ARTISTA NON ORIGINALE (IL CONFORMISTA) L’artista non originale segue ciecamente il suo maestro, accettandone tutti gli schemi; di conseguenza le sue azioni e, soprattutto, i suoi pensieri diventano meccanici, le risposte aderiscono automaticamente al modello, e così cessa di crescere o espandersi come persona. È una specie di robot, il prodotto di millenni di propaganda e condizionamenti. L’artista convenzionale raramente impara a dipendere da se stesso per esprimersi; al contrario, segue fedelmente un modello imposto. Così alimenta la mente dipendente, anziché la ricerca indipendente.
LA «PERSONA SPECCHIO» Una «persona specchio» è quella che vuole sempre sapere dagli altri come appare. Invece di esercitare la critica all’interno, la proietta all’esterno; si sente giudicata e al centro dell’attenzione.
IL SENSO DI INSICUREZZA PIÙ INTENSO LO SI PROVA STANDO DA SOLI Noi [tendiamo] a fidarci più di quello che imitiamo che di quello che creiamo. [Spesso sentiamo che] non possiamo ricavare un senso di assoluta certezza da qualcosa che è radicato in noi. Il senso di insicurezza più intenso lo si prova stando da soli: non siamo soli, quando imitiamo.
NON CERCATE UNA PERSONALITÀ DI SUCCESSO DA EMULARE Quando mi guardo intorno, imparo sempre qualcosa e cioè che devi essere sempre te stesso. Ed esprimerti. Fidarti di te. Non andare in giro a cercare una personalità di successo da emulare, come ho l’impressione che accada per lo più a Hong Kong. È come se le persone non facessero che copiare gli atteggiamenti, senza mai partire dalla vera radice del proprio essere, ossia da «Come posso essere me stesso?».
IL BISOGNO DI ESSERE REALI Nella vita, che cosa puoi chiedere di più che essere reale? Esprimere appieno il proprio potenziale, invece di sprecare energia incarnando un’immagine che non è reale e dissipare la propria energia vitale. Abbiamo un grande lavoro davanti a noi, che richiede dedizione e tanta, tanta energia.
COMPI LA TUA MISSIONE DI VITA Se guardi dentro di te e sei sicuro di avere agito bene, che cosa temi o di che ti preoccupi? Devi soltanto compiere la missione della tua vita, senza pensieri di aggressività né competizione.
LA MAGGIOR PARTE DI NOI SI CONSIDERA UNO STRUMENTO NELLE MANI DI ALTRI Nella maggior parte di noi c’è il forte desiderio di considerarci strumenti nelle mani di altri, liberandoci così dalla responsabilità di azioni che di fatto sono ispirate da nostri impulsi e inclinazioni discutibili. Sia i forti che i deboli si aggrappano a questo alibi. I secondi nascondono la loro cattiveria sotto la virtù dell’obbedienza: hanno agito in modo indegno perché hanno dovuto obbedire a degli ordini. Anche i primi invocano l’assoluzione, proclamando di essere gli strumenti scelti da un potere più alto: Dio, la storia, il fato, la nazione o l’umanità.
L’AUTOREALIZZAZIONE È LO STATO PIÙ ELEVATO Mantenere il centro, essere radicati in se stessi, è forse lo stato più elevato che un essere umano possa raggiungere.
SFORZARSI DI MIGLIORARE Bisogna sempre sforzarsi di diventare migliori. L’unico limite è il cielo.
TROVARE LA VIA Stare in allerta significa essere terribilmente seri, essere terribilmente seri significa esseri sinceri con se stessi, ed è la sincerità che alla fine porta a scoprire la Via.
SULLA LUCE INTERIORE In qualsiasi frangente, devi lasciare che la tua luce interiore ti guidi fuori dal buio.
L’IGNORANZA È CIECA Chi non si rende conto che sta camminando nelle tenebre non cercherà mai la luce.
IL PROCESSO DI AUTOEDUCAZIONE Se si vuole educare se stessi, bisogna prima correggere il proprio cuore (mente). Se si vuole rettificare il proprio cuore, bisogna cercare di essere sinceri nei propri pensieri. Se si vuole essere sinceri nei propri pensieri, bisogna prima ampliare al massimo la propria conoscenza, e questo ampliamento della conoscenza deriva dall’investigazione delle cose.
L’AFFERMAZIONE DELL’AUTOREALIZZAZIONE Io sono ciò che sono qui e adesso.
AUTOREALIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN’AUTOIMMAGINE Sì, c’è una certa differenza tra autorealizzazione e realizzazione di un’autoimmagine. La maggior parte della gente vive solo per la propria immagine, ed è per questo che, mentre alcuni hanno un sé, un punto di partenza, i più hanno un vuoto, perché sono troppo occupati a proiettare se stessi in questo e quel modo, passando la vita a realizzare un concetto di come vorrebbero essere, invece di realizzare le loro potenzialità come esseri umani in continua crescita. Sprecano, dissipano tutta la loro energia nella proiezione e nell’evocazione di una facciata, invece di concentrarla nell’espansione e nell’ampliamento del proprio potenziale o esprimere e trasmettere questa energia unificata in una comunicazione efficace eccetera.
LA FUTILITÀ DI MANTENERE UNA FACCIATA La futilità di mantenere una facciata, agendo in un certo modo in superficie, mentre in realtà si sta sperimentando qualcosa di molto diverso. Essere se stessi porta a relazioni autentiche e l’accettazione di sé porta al cambiamento.
UNA PERSONA AUTOREALIZZATA È UNA PERSONA VERA Quando un essere umano [autorealizzato] vede passare un’altra persona autorealizzata non può fare a meno di esclamare: «Ah, ecco, finalmente qualcuno di vero!».
COME SI DIVENTA CIÒ CHE SI È L’autorealizzazione è la cosa più importante, e personalmente spero che tutti puntino all’autorealizzazione, invece che alla realizzazione di un’autoimmagine. Spero che cerchino dentro se stessi, per arrivare a un’onesta espressione di sé.
ASSORBI CIÒ CHE UTILE Cerca di fare le tue esperienze: assorbi ciò che è utile, scarta ciò che è inutile e aggiungi ciò che essenzialmente ti appartiene.
IL VERO INDIVIDUALISMO È AUTOSUFFICIENZA Il giudizio degli altri non è una guida per me. Solo la persona autosufficiente si regge sulle proprie gambe: la maggior parte della gente segue la massa e la imita.
L’AUTOREALIZZATO CERCA LIBERTÀ E PUREZZA Quelli che non si fidano della propria forza vitale interiore, o non ne hanno, sono portati a compensare con surrogati come il denaro. Quando uno ha fiducia in se stesso, e tutto quello che vuole al mondo è realizzare il proprio destino in libertà e purezza, arriva a capire che tutti quei beni, ampiamente sopravvalutati e troppo costosi, sono meri accessori, magari piacevoli da avere e utilizzare, ma non certo essenziali.
PER REALIZZARE BISOGNA ASCOLTARE Smetti di perdere tempo interpretando un ruolo o un concetto. Piuttosto, impara a REALIZZARE te stesso, il tuo potenziale. La cosa più importante è ascoltare. Ascoltare, capire, essere aperti sono la stessa e unica cosa.
LA VIA DELL’AUTOREALIZZAZIONE È LA PIÙ DIFFICILE Acquisiamo il senso del nostro valore realizzando i nostri talenti, mantenendoci sempre occupati o identificandoci in qualcosa al di fuori di noi, come una causa, un leader, un gruppo, beni materiali e cose simili. Delle tre vie, quella dell’autorealizzazione è la più difficile. La si imbocca quando le altre due sono più o meno bloccate.
L’AUTOREALIZZAZIONE È ILLUMINAZIONE Satori, nel risvegliarsi da un sogno. Risveglio, autorealizzazione e vedere dentro se stessi sono sinonimi.
IL VIAGGIO SACRO VA FATTO DA SOLI Ogni uomo deve cercare da solo la realizzazione. Nessun maestro gliela può dare.
L’IMMAGINE CREA DIPENDENZA Se rinneghi te stesso per recitare un’immagine [un concetto di te stesso], diventerai il bersaglio, diventerai dipendente.
RECITARE IL CONCETTO DISPERDE ENERGIA PREZIOSA Recitare il concetto rafforza la nostra negatività, ci impedisce di vedere e, soprattutto, disperde un sacco di energia, invece di impiegarla in maniera creativa ai fini del nostro sviluppo.
STAI IN ALLERTA, CHIEDI E SCOPRI La cosa importante per te è stare in allerta, chiedere e scoprire, così da risvegliare il tuo spirito di iniziativa.
L’autoaiuto
ESISTE SOLO L’AUTOAIUTO Attraverso un’onesta esperienza personale e l’impegno nello studio sono arrivato a scoprire che l’aiuto più grande è quello che diamo a noi stessi, che alla fine esiste solo l’autoaiuto: fare del proprio meglio, dedicarsi totalmente a un compito, tutto ciò non ha mai fine ma è un processo permanente.
AMMETTERE GLI ERRORI Gli errori sono sempre perdonabili, se uno ha il coraggio di ammetterli.
NON ESISTONO AIUTI ESTERNI Il problema sta nel chiedere a qualcun altro di risolvere un nostro problema, invece di chiederlo a noi stessi. Potrei elencarvi diecimila possibilità, ma saranno sempre le mie e non le vostre. Alle domande individuali può rispondere solo la persona interessata, e non le servirà a niente sedersi ad assistere a una mia esibizione (pausa).
LA MEDICINA PER CURARE LA SOFFERENZA È DENTRO DI NOI La medicina per curare la sofferenza era dentro di me fin dall’inizio, ma io non l’ho mai presa. La mia malattia proveniva dall’interno, ma io non me n’ero mai accorto, fino a questo momento. Adesso capisco che non troverò mai la luce a meno che, come la candela, io non diventi fonte della mia stessa energia, consumandomi.
L’AUTOAIUTO ARRIVA IN TANTE FORME L’autoaiuto arriva in tante forme: dalle scoperte della vita quotidiana attraverso l’osservazione senza scelta, dall’onestà, quando facciamo sempre del nostro meglio con passione, da una sorta di dedizione indomita, ossessiva, e soprattutto dal rendersi conto che a tutto ciò non c’è limite né confine, perché la vita è un processo continuo.
LA CHIAVE PER LA LIBERAZIONE È INTERIORE Ogni uomo incatena se stesso. I suoi ferri sono l’ignoranza, la pigrizia, la preoccupazione per sé e la paura. Deve liberarsi, accettando il fatto che noi siamo di questo mondo, per cui «in estate sudiamo, in inverno tremiamo».
LA FIDUCIA IN SE STESSI La fiducia in se stessi: scoprire i propri bisogni, le proprie caratteristiche.
CONQUISTARE SE STESSI Un uomo nasce per realizzare grandi cose, se ha la forza di conquistare se stesso. Vedere e capire se stessi significa avere una visione chiara e giusta.
LE SITUAZIONI IRRISOLTE Noi ci portiamo dietro tanto del nostro passato solo finché abbiamo delle SITUAZIONI IRRISOLTE.
LA VITTORIA PIÙ GRANDE È SU SE STESSI La vittoria più grande è la conquista di sé. Il potente è colui che ha se stesso in proprio potere.
IMPARA A CONOSCERE LA TUA NATURA PER CONTROLLARLA Per poter controllare me stesso devo prima accettarmi, assecondando e non contrastando la mia natura. Ognuno deve pensare per sé. Una strada buona per un uomo grande può non esserlo per uno piccolo, una strada buona per chi è lento può non esserlo per chi è veloce. Ciascuno deve capire le proprie debolezze e i propri punti di forza.
La conoscenza di sé
CONOSCI TE STESSO È più tardi di quello che pensi! Conosci te stesso!!
LA RISPOSTA È DENTRO DI NOI Invece di stabilire norme rigide e pensieri separatori, dovremmo guardare dentro di noi per vedere quali sono i nostri problemi e le cause della nostra ignoranza. Sapete, alla fine ogni forma di conoscenza significa semplicemente conoscenza di sé. Dovete cercare da soli la verità e sperimentare direttamente ogni minimo dettaglio.
LA CONOSCENZA DI SÉ IMPLICA UNA RELAZIONE Per conoscere se stessi bisogna osservarsi in azione con un’altra persona. La relazione è un processo di autorivelazione. La relazione è lo specchio in cui scopri te stesso: «essere» significa essere in relazione.
LA QUALITÀ LIBERATORIA DELL’AUTOCONOSCENZA Quando ti ritroverai a osservare la tua vita con gli occhi di chi si è risvegliato, avrai un po’ migliorato la conoscenza di te (in altre parole, le tue capacità mentali e fisiche ti saranno chiare), e la conoscenza di tutto ciò che è esterno a te ti apparirà superficiale e poco profonda. Per dirla altrimenti, l’autoconoscenza ha una qualità liberatoria.
L’UOMO AL SUO PEGGIO Un uomo è al suo peggio quando non comprende se stesso. La prima volta che sono venuto qui, nel 1965, ho partecipato alla serie televisiva Il Calabrone Verde. E, accidenti, quando mi guardavo intorno vedevo un sacco di esseri umani, invece, quando guardavo me stesso, ero l’unico robot. Perché non ero me stesso e cercavo di accumulare sicurezze esteriori. Tecniche esterne, in che modo muovere il braccio, come spostarmi... Ma non mi chiedevo e non sapevo che cosa avrebbe fatto Bruce Lee, se – sottolineo il «se» – una cosa del genere fosse successa a me.
CRITICARE GLI ALTRI È PIÙ FACILE CHE ARRIVARE A CONOSCERE SE STESSI Perché è facile criticare e abbattere il morale degli altri, invece per conoscere se stessi a volte non basta una vita. Assumersi la responsabilità delle proprie azioni, buone e cattive, è un altro paio di maniche. Dopo tutto, qualsiasi conoscenza significa semplicemente autoconoscenza.
IL CONTINUO DISVELARSI INTERIORE La mia vita, all’apparenza, sembra un autoesame continuo: un disvelarsi del mio sé interiore, un po’ per volta, giorno dopo giorno. Via via diventa sempre più semplice per me, come essere umano, man mano che cerco [dentro] me stesso. E via via la lista delle domande si allunga. E via via vedo con più chiarezza. Non si tratta di sviluppare ciò che è già stato sviluppato, ma di recuperare quello che è stato tralasciato. Anche se è rimasto con noi, dentro di noi, per tutto il tempo, e non è mai andato perduto né si è alterato, se non per un utilizzo improprio da parte nostra.
IL BISOGNO DI CHIEDERE Ah, lo so che tutti diciamo che siamo esseri intelligenti, eppure mi domando quanti di noi abbiano mai intrapreso una forma di autoindagine e/o di autoesame di tutte quelle informazioni o quelle verità preconfezionate che ci vengono fatte ingurgitare da quando abbiamo la capacità e la sensibilità necessarie per apprendere.
IMPARARE A VEDERE REALMENTE Abbiamo tutti due occhi, ma la maggior parte di noi non è capace di vedere realmente. Devo dire che quando gli occhi vengono usati all’esterno per osservare gli inevitabili errori degli altri esseri, siamo per lo più abbastanza rapidi e pronti alla condanna. Vedere realmente, nel senso di esercitare una consapevolezza senza scelta, porta alla scoperta di cose nuove, e la scoperta è uno dei mezzi per manifestare le nostre potenzialità.
CERCA IL MOTIVO DEL TUO RISENTIMENTO Se hai difficoltà a comunicare con qualcuno, cerca il motivo del tuo risentimento. Quando ti capita di sentirti in colpa, scopri la ragione per cui sei risentito ed esprimila, facendo una richiesta esplicita.
LA CONOSCENZA DI SÉ È LA STRADA PER LA LIBERTÀ La libertà consiste nel comprendere se stessi momento per momento.
PRENDERSI CURA DEL SÉ INTERIORE La ricerca del piacere turba la mente dell’uomo. L’amore per la ricchezza travia la sua condotta. Quindi il saggio si prende cura del proprio sé interiore, e non delle apparenze esteriori.
CONOSCENZA DI SÉ E INTELLIGENZA L’intelligenza è la comprensione di sé.
CONSAPEVOLEZZA E ROBOTICA Sii «autoconsapevole», invece di essere [un] robot.
LA TRASCENDENZA Sono passato dalla realizzazione della mia autoimmagine all’autorealizzazione, dal seguire ciecamente la propaganda, le verità organizzate eccetera, al cercare internamente la causa della mia ignoranza.
STIMA PUBBLICA E AUTOSTIMA Stima da parte degli altri o autostima, che cosa è meglio? Dare valore alle cose o dare valore a se stessi, che cosa è meglio? Avere di più o avere di meno, che cosa è peggio? Più hai, più hai da perdere. Più valore dai alle cose, meno valore dai a te stesso. Più dipendi come stima dagli altri, meno sei autosufficiente.
LA VERA ARTE È L’AUTOCONOSCENZA La vera arte trascende qualsiasi tecnica specifica. Nasce dalla padronanza di sé: la capacità, sviluppata attraverso l’autodisciplina, di essere calmi, pienamente consapevoli e in armonia con se stessi e con quello che ci circonda. Allora, e solo allora, una persona può conoscere se stessa.
IL COMPITO DEI VIVI È L’AUTOCONOSCENZA Finché siamo vivi, dobbiamo scoprire, comprendere ed esprimere noi stessi.
L’espressione di sé
MIRARE ALL’ESPRESSIONE DI SÉ È importante mirare all’espressione di sé e all’autorealizzazione, e non limitarsi a un agire mediocre o alla ripetizione di un certo schema.
L’IMPORTANZA DELL’ESPRESSIONE DI SÉ L’espressione di sé è importante. Solo la persona autosufficiente si regge sulle proprie gambe: la maggior parte della gente segue la massa e la imita.
ESPRIMERE LA VERITÀ DELLA PROPRIA VISIONE Non bisogna limitarsi a copiare, ma cercare di trasmettere il significato di ciò che vediamo noi.
L’ESPRESSIONE DI SÉ FAVORISCE LE RELAZIONI AUTENTICHE Non essere misteriosi né complessi, ma aperti e semplici. Infatti, essere il proprio vero e aperto sé porta a relazioni autentiche.
VERSO L’ESPRESSIONE DI SÉ L’unica via verso l’espressione di sé è totale, immediata, fuori dal tempo, e ci si può esprimere così solo quando non si è divisi, né fisicamente né mentalmente.
L’ONESTA ESPRESSIONE DI SÉ È DIFFICILE Esprimere onestamente se stessi, senza mentire, amico mio, è molto difficile.
L’ESPRESSIONE DI SÉ È LA RISPOSTA A CIÒ CHE È Quando uno non «esprime» se stesso, non è libero. Allora comincia a lottare, e la lotta genera la routine metodica. Ben presto uno utilizza la routine metodica come risposta, invece di rispondere a ciò che è.
Sulla crescita
LA CRESCITA PERSONALE Crescere significa superare le simulazioni e riempire le falle della personalità, così da rendere l’individuo di nuovo intero e completo.
LA CRESCITA RICHIEDE COINVOLGIMENTO Per crescere, scoprire, abbiamo bisogno del coinvolgimento, cosa che sperimento ogni giorno; a volte va bene, altre volte è frustrante.
LA CONSAPEVOLEZZA DELL’«ADESSO» E DEL «COME» Ogni volta che usi le parole ADESSO e COME, e ne diventi consapevole, cresci: è il rimedio della reintegrazione, del riprendere ciò che ti appartiene di diritto.
LA NATURA DELLA CRESCITA La crescita è scoperta e comprensione costante nel processo del vivere.
L’APPRENDIMENTO NON HA LIMITI Non oso dire di avere raggiunto uno stato di realizzazione. Continuo ad apprendere, perché l’apprendimento non ha limiti.
IL BISOGNO DI PROGREDIRE Non aggrapparti a quello che hai. È come un traghetto per quelli che vogliono attraversare il fiume. Una volta arrivato sull’altra sponda, non te lo carichi certo in spalla. Dovresti andare avanti.
SCOPERTA + COMPRENSIONE = CRESCITA + APPRENDIMENTO Il processo di crescita e apprendimento è fatto di scoperte e comprensioni quotidiane. Sono felice perché continuo a crescere di giorno in giorno e onestamente non so quale sia il mio limite. Di certo, ogni giorno può esserci una rivelazione o una nuova scoperta che posso fare.
IL BISOGNO DI FARE NUOVE SCOPERTE OGNI GIORNO Ogni giorno io miglioro e scopro qualcosa di nuovo. Se a te non succede, vuol dire che sei già cristallizzato, tutto qui.
MATURITÀ VERSUS MATURARE La parola «maturità» non esiste, meglio maturare. Perché la maturità indica una conclusione e una cessazione. È la «fine», quando viene chiusa la bara.
SUL MATURARE Maturare significa assumersi la responsabilità della propria vita e reggersi sulle proprie gambe. Maturare significa trascendere dal sostegno esterno, passando all’autosostegno.
LA CRESCITA È COSTANTE L’uomo è in crescita costante, ma se è limitato da uno schema fisso di idee o «modi» di fare le cose, allora smette di crescere.
ETÀ E SCOPERTE Magari puoi deteriorarti fisicamente, nel lungo processo dell’invecchiamento, ma nelle tue scoperte quotidiane è come se fosse sempre il primo giorno. Invecchiando non diventi migliore, solo più saggio.
COMPRENDERE SIGNIFICA ENTRARE IN CONTATTO Più comprendiamo, più ampio e profondo sarà il nostro contatto con tutto quello che ci circonda.
LO SCOPO DELLA CRESCITA Lo scopo della crescita è perdere man mano la «mente» e affidarsi di più ai sensi. Essere sempre più in contatto con se stessi e con il mondo, invece che con le fantasie, i pregiudizi eccetera.
LA FRUSTRAZIONE È UNO STRUMENTO DI CRESCITA Le persone devono crescere attraverso opportune frustrazioni, altrimenti non hanno stimoli per sviluppare strumenti e modi per affrontare il mondo.
LA CRESCITA È IL RISULTATO DI UN CONTRASTO Dal contrasto del confronto può crescere qualcosa di nuovo.
DAGLI ERRORI SI IMPARA Quando ho dato ascolto ai miei errori, sono cresciuto.
La semplicità
PROFONDA SEMPLICITÀ = BUONSENSO Una profonda semplicità dettata dal buonsenso è la via più diretta e più logica.
LA VERA RAFFINATEZZA CERCA LA SEMPLICITÀ L’apice dell’educazione mira alla semplicità. Una cultura mediocre mira all’ornamento.
LA VIA DEL SEMPLICIOTTO Un sempliciotto non stabilisce prima delle regole, prende tutto così come viene. La semplicità è della persona veramente raffinata.
LA SEMPLICITÀ È IL RISULTATO DI UN’EDUCAZIONE PROFONDA La semplicità è il risultato naturale di un’educazione profonda. Il segno distintivo del genio è la capacità di vedere ed esprimere ciò che semplice in modo semplice! L’artista zen veramente grande esprime il massimo con il minimo di linee o di sforzo.
LA SEMPLICITÀ CONSISTE NELL’ELIMINARE IL SUPERFLUO Non è l’incremento ma il decremento quotidiano: eliminare tutto ciò che è superfluo! Più la fonte è vicina, meno spreco c’è.
CHI È REALIZZATO A METÀ PARLA PER IMPRESSIONARE I falsi maestri delle vie della vita usano un linguaggio fiorito.
LA SEMPLICITÀ È DIFFICILE È davvero difficile comunicare la semplicità.
LA SEMPLICITÀ È UNO STATO INTERIORE La semplicità è uno stato interiore dell’essere, in cui non esiste contraddizione, non esistono paragoni; è la qualità della percezione nell’affrontare i problemi: non è «semplice», quando la mente affronta un problema con una convinzione di partenza o un determinato schema di pensiero.
LA SEMPLICITÀ È LA VIA NATURALE La via naturale è paragonabile alle vie d’acqua. La donna e l’infante, questa è la via del debole. Sembra una glorificazione del debole, ma l’accento più forte in realtà è sulla «semplicità».