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Indice generale
INTRODUZIONE AI TAROCCHI ZEN DI
8. IL CORAGGIO………………………… 28
OSHO……………………………… 7
9. LA SOLITUDINE……………………….29
GLI ARCANI MAGGIORI…………………..9
10. IL MUTAMENTO…………………….30
GLI ARCANI MINORI…………………….10
11. UN’APERTURA………………………31
COME FUNZIONANO…………………….. 11
12. UNA NUOVA VISIONE……………….32
NOTA BENE……………………………..11
13. LA TRASFORMAZIONE………………33
I GIOCHI…………………………..12
14. L’INTEGRAZIONE……………………34
METODO VELOCE………………………..12
15. IL CONDIZIONAMENTO………………35
LA RELAZIONE……………………………13
16. IL FULMINE………………………….36
IL DIAMANTE…………………………….. 14
17. IL SILENZIO………………………….37
L’UCCELLO IN VOLO……………………. 15
18. LE VITE PASSATE…………………..38
LA CHIAVE………………………………. 16
19. L’INNOCENZA……………………….39
LA CROCE CELTICA…………………….. 17
20. OLTRE LE ILLUSIONI………………. 40
LO SPECCHIO…………………………….18
21. IL COMPLETAMENTO………………..41
I T
22. I
AROCCHI ZEN……………….. 19
L MAESTRO………………………..42
0. I
23. IL CREATORE………………………. 43
L MATTO …………………………… 20
1. L’E
24. CONDIVISIONE………………………44
SISTENZA ………………………..21
2. L
25. INTENSITÀ…………………………..45
A VOCE INTERIORE………………… 22
3. L
26. DIVERTIMENTO…………………….. 46
A CREATIVITÀ ……………………… 23
4. I
27. GUARIGIONE………………………..47
L RIBELLE…………………………… 24
5. N
28. RICETTIVITÀ……………………….. 48
ESSUNA-COSA ……………………..25
6. G
29. FIDUCIA……………………………..49
LI AMANTI………………………….. 26
7. L
30. COMPRENSIONE…………………….50
A COSCIENZA………………………. 27
3
31. CONTROLLO………………………..51
56. PIGRIZIA……………………………. 76
32. MORALE…………………………….52
57. ARMONIA……………………………77
33. LOTTARE……………………………53
58. SEGUIRE IL FLUSSO………………..78
34. LA MENTE…………………………..54
59. SCHIZOFRENIA…………………….. 79
35. ABBONDANZA……………………… 55
60. ISOLA-MENTO……………………….80
36. FIORITURA…………………………. 56
61. RIMANDARE…………………………81
37. RALLENTARE………………………. 57
62. CONFRONTO………………………..82
38. L’AVVENTURA……………………… 58
63. GRAVAME………………………….. 83
39. POSSIBILITÀ……………………….. 59
64. GIOCHI POLITICI…………………….84
40. SPERIMENTARE……………………. 60
65. SENSO DI COLPA………………….. 85
41. PARTICIPAZIONE…………………… 61
66. AFFLIZIONE………………………… 86
42. TOTALITÀ……………………………62
67. RINASCITA…………………………. 87
43. SUCCESSO………………………….63
68. CONSAPEVOLEZZA………………… 88
44. STRESS……………………………..64
69. MOMENTO PER MOMENTO…………89
45. IN VIAGGIO…………………………. 65
70. LA GUIDA……………………………90
46. ESAURIMENTO………………………66
71. LA MISERIA………………………….91
47. REPRESSIONE………………………67
72. L’OUTSIDER…………………………92
48. LA FONTE…………………………..68
73. IL COMPROMESSO…………………. 93
49. AMICHEVOLEZZA……………………69
74. LA PAZIENZA………………………..94
50. CELEBRAZIONE……………………. 70
75. ESSERE ORDINARI………………….95
51. VOLGERSI ALL’INTERNO……………71
76. MATURITÀ…………………………..96
52. AGGRAPPARSI AL PASSATO………. 72
77. NOI SIAMO IL MONDO……………… 97
53. IL SOGNO……………………………73
78. PIENEZZA……………………………98
54. PROIEZIONI………………………….74
GLI ARCANI MAGGIORI IN BREVE99
55. LASCIARSI ANDARE…………………75
OSHO………………………….. 103
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L’INFANZIA…………………………….. 103
LA «FILOSOFIA» DI OSHO…………… 105
L’«ILLUMINAZIONE» E LE PRIME COMUNITÀ
IL SINCRETISMO E I VALORI PROPOSTI. 105
………………………………………….104
LA MEDITAZIONE……………………….106
LA COMUNE IN OREGON………………104
UNA ILLUMINAZIONE TERRENA……….. 107
IL RITORNO A POONA………………… 105
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INTRODUZIONE AI TAROCCHI ZEN DI OSHO
I tarocchi esistono da migliaia di anni, si fanno risalire all’antico Egitto, se non a epoche anteriori. Storicamente, il primo utilizzo dei tarocchi in Occidente risale all’epoca medievale. In quell’epoca oscura e turbolenta, le immagini dei tarocchi furono utilizzate come codice per trasmettere gli insegnamenti delle scuole dei misteri di allora. Nei secoli, i tarocchi sono stati utilizzati in molti modi: come strumento di predizione del futuro, come gioco di società, come via per acquisire conoscenze occulte, come fonte di sicurezza e di potere, e così via. Qualcuno sostiene che il numero delle carte richiama i passi che fece Siddharta - il futuro Gautama il Buddha - allorché venne al mondo. Secondo la tradizione, egli fece sette passi davanti a sé e sette all’indietro, in ciascuna delle quattro direzioni, o punti cardinali. La leggenda dice che questo divenne il modello su cui furono definiti gli Arcani Minori. Oltre a queste 56 carte, il mazzo contiene altre 22 carte, o Arcani Maggiori, nei quali si dispiega tutta la storia del viaggio spirituale dell’uomo: dai primi passi innocenti del ‘matto’, al culmine del viaggio rappresentato dalla carta del ‘completamento’.
Gli Arcani Maggiori sono dunque immagini archetipe che ci collegano a tutti gli esseri umani. Essi narrano la storia di un viaggio di scoperta di se stessi, assolutamente unico per ciascun individuo, ma che si ripete sempre in tappe comuni ed identiche per tutti, non importa a quale razza, sesso, classe, religione o educazione si appartenga. Nella tradizione dei tarocchi, questo viaggio alla scoperta di sé era percepito come una spirale in cui ogni
‘completamento’ conduceva a un nuovo livello sul sentiero, a un nuovo inizio, segnato dal riapparire del “matto”.
Nel mazzo che presentiamo è stata aggiunta una carta, “Il Maestro”, che permette di lasciarsi alle spalle la spirale, e fare un balzo quantico per uscire dalla ruota della morte e della rinascita. La carta del Maestro simbolizza la suprema trascendenza del viaggio stesso, una trascendenza che diventa possibile solo grazie al dissolversi dell’io individuale e separato nell’illuminazione. I Tarocchi Zen di Osho non sono un mazzo tradizionale, nel senso dato comunemente ai tarocchi di prevedere il destino. Al contrario, possiamo considerarli come il gioco trascendente dello Zen, in cui il momento presente viene riflesso: l’immagine offre un preciso e limpido quadro di ciò che è, qui e ora, senza giudizio né confronto.
Questo gioco è un invito al risveglio, un richiamo a sintonizzarsi con la sensibilità, l’intuizione, la compassione, la ricettività, il coraggio e l’individualità.
Questa messa a fuoco sulla consapevolezza è una delle innovazioni rispetto ai vecchi sistemi di pensare i tarocchi e, nel giro di pochi anni, diventerà un’evidenza per coloro che hanno una profonda esperienza nell’uso dei tarocchi, man mano che inizieranno a lavorare con i Tarocchi Zen di Osho.
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Infatti i tarocchi Zen sono diversi dai tarocchi tradizionali. Intanto chi li utilizza deve leggere da solo/a, perché il significato della carta cambia a seconda di chi la legge: questi tarocchi vogliono dare la consapevolezza, senza farsi influenzare dall’opinione di nessun “mago” o cartomante. Non si deve poi fare una domanda precisa, ma concentrarsi sul problema, su sé stessi e scegliere le carte. Ci si sorprenderà perché saranno sempre quelle giuste e perché parleranno non alla mente, ma al proprio cuore. Suggerendo, con un’immagine chiara, la cosa più giusta da fare. Più giusta per sé, in quel momento: è questo lo Zen, non dare mai regole assolute, ma mettere in grado di ascoltare la parte più profonda e vera di sé stessi. Quella dove si trovano tutte le risposte. E se non si crede allo Zen (che comunque non è una religione, ma uno stile di vita), questa carte aiuteranno a rilassarsi, a divertirsi; ridere secondo Osho, porta all’illuminazione. E faranno vedere le cose di tutti i giorni, le relazioni, i problemi, in una prospettiva che diversa da quella abituale. A volte basta spostarsi un attimo per capire!
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GLI ARCANI MAGGIORI
Nel mazzo che presentiamo ci sono 22 carte, numerate da 0 a XXI, e rappresentano i temi archetipi, cuore del viaggio spirituale dell’essere umano.
La carta del Maestro, poiché simbolizza la trascendenza, non ha numero.
Allorché nella lettura compare un Arcano Maggiore, esso ha un significato speciale che è al di sopra e va oltre le carte degli Arcani Minori. Infatti, ci dice che le nostre circostanze attuali ci stanno offrendo l’occasione di esaminare uno dei temi chiave del nostro viaggio spirituale, in quanto individui.
Sarà di particolare aiuto esaminare le altre carte, riferendole a questo tema centrale - ad esempio: “Cosa mi comunica il fatto che ho lavorato troppo (esaurimento) rispetto al mio bisogno di autoespressione (creatività)? Sto forse frustrando il mio procedere nel viaggio verso la creatività, mettendo tutte le mie energie nel far funzionare il mio ‘meccanismo’?”
Se nella lettura non sono presenti Arcani Maggiori, è possibile che la situazione attuale sia una sottotrama di transizione all’interno di un gioco più ampio nella tua vita. Questo non significa che non abbia importanza, o che ti debba sentire sciocco per esserne fortemente colpito; semplicemente, l’assenza di Arcani Maggiori può essere fonte di rassicurazione, in quanto
“anche questo passerà”, e più tardi potresti facilmente stupirti per lo scompiglio che questa situazione ti ha provocato, in quanto del tutto fuori luogo.
Infine, se nella lettura sono presenti numerosi, o se ci sono soltanto Arcani Maggiori, può essere un segnale che si sta verificando un mutamento di grande portata degli ambienti e dei personaggi nel gioco della tua vita. Infatti, ci sono momenti in cui l’abbondanza di Arcani Maggiori è così travolgente che si vorrebbe sceglierne solo uno - quello che colpisce per il messaggio più chiaro e diretto - e tenerlo come nucleo centrale di una nuova lettura che aiuti a comprendere con che cosa ci si sta confrontando.
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GLI ARCANI MINORI
Nel mazzo, queste 56 carte sono divise in 4 sequenze che rappresentano i 4
elementi, ognuno dei quali è contraddistinto, al piede, da un tassello a forma di diamante colorato con una tinta-codice che permette di distinguerli; inoltre nella carta il colore predominante è sempre richiamato nel disegno.
Le carte della sequenza ‘ Acqua’ hanno un diamante blu; quelle della sequenza ‘ Fuoco’ , hanno un diamante rosso; la sequenza ‘ Nuvole’ ha un
diamante grigio; la sequenza ‘Arcobaleno’ , ha un diamante arcobaleno.
Come in qualsiasi mazzo di carte da gioco, le sequenze degli Arcani Minori contengono le ‘Carte di Corte’ , che nel nostro caso sono state spogliate dell’importanza data ai loro titoli, propri dell’aristocrazia feudale, per dar loro nomi che si limitano a rappresentare le diverse opportunità di padroneggiare i quattro elementi che occupano. Per chiarezza, ricordiamo che la sequenza
‘Fuoco’ corrisponde ai Bastoni dei tarocchi tradizionali, e rappresenta il regno dell’azione e della risposta: è l’energia che ci spinge nelle situazioni, e di nuovo fuori da esse, allorché seguiamo la nostra “sensazione viscerale” anziché la mente o le emozioni.
La sequenza ‘Acqua’ sostituisce le tradizionali Coppe, e rappresenta il lato emozionale della vita: si tratta di un’energia tendenzialmente più femminile e più ricettiva del Fuoco, che in sé è più maschile ed estroversa.
Le ‘Nuvole’ s ono state scelte per sostituire le Spade, per tradizione la sequenza che richiama l’elemento ‘Aria’ , e che rappresenta la mente. La scelta è spiegata dalla caratteristica che contraddistingue la natura della mente non illuminata, di fatto proprio simile a nuvole che, frapponendosi lungo il percorso, ostacolano la luce e oscurano il paesaggio intorno a noi, impedendoci di vedere le cose così come sono realmente. Ma è importante ricordare che esiste un altro aspetto delle nuvole che non deve essere trascurato: esse vanno e vengono, pertanto non è il caso di prenderle troppo seriamente!
Infine, la sequenza ‘Arcobaleno’ in questo mazzo sostituisce i tradizionali
Denari, o Quadri, e rappresenta l’elemento ‘Terra’ . Nella tradizione, questo elemento simboleggia il lato pratico e materiale della vita. Ma, fedeli all’attitudine dello Zen, in cui perfino le attività più umili e più mondane contengono un’opportunità per celebrare ciò che è sacro, abbiamo deciso di contraddistinguere questa sequenza con un arcobaleno.
Usando l’arcobaleno - la cui qualità è quella di unire la terra e il cielo, la materia e lo spirito - noi ricordiamo a noi stessi che nella realtà non esiste alcuna separazione tra ciò che è inferiore e ciò che è superiore, e che di fatto si tratta sempre di un continuum della stessa e unica energia globale che compone l’esistenza. Inoltre, si intuisce che il paradiso non è un luogo remoto e 10
imprecisato nell’alto del cielo, ma una realtà che attende di essere scoperta proprio qui, sulla terra. Pertanto, questo mazzo nasconde un viaggio di ricerca e scoperta, tracciando un percorso proteso alla suprema trascendenza di tutto ciò che lo caratterizza e contraddistingue.
Cammina leggero e divertiti, dalle vette alle valli, per poi tornare a salire sulle vette, assaporando ogni passo lungo il sentiero… impara dai tuoi errori e non potrai mai perderti.
COME FUNZIONANO
Ovviamente si può chiedere ai tarocchi qualsiasi cosa, sebbene di fatto si tratti di uno strumento per mettere a nudo ciò che si è già.
Qualsiasi carta girata in risposta a un tema è un riflesso diretto di ciò che a volte non si è in grado, o non si vuole, riconoscere nel momento presente.
D’altro canto, è solo grazie all’ammettere (senza giudizio di giusto o sbagliato), partendo da una prospettiva distaccata, lo stato di fatto delle cose che si può iniziare a sperimentare in pienezza le proprie altezze e i propri abissi - tutti i colori dell’arcobaleno del nostro essere.
Esistono alcuni schemi predefiniti che danno una risposta ad un particolare tema. Scegliere lo schema più adatto al tipo di richiesta o di problema su cui si vogliono chiedere chiarimenti, usando come guida la descrizione dello schema. Scegliere poi dal mazzo le carte necessarie; ogni carta ha una posizione ben precisa nello schema, a cui viene dato un significato unitamente alla descrizione della carta stessa. Pertanto man mano che si sceglieranno, le carte necessarie andranno sistemate secondo l’ordine richiesto dallo schema.
Per leggere la descrizione delle carte vedere nelle pagine successive nel capitolo dei significati dei vari simboli. Ogni risposta riguarderà l’aspetto indicato nello schema sotto la posizione della carta nel capitolo de I Giochi.
Prima di iniziare qualsiasi lettura, sarebbe opportuno dedicare qualche minuto al rilassamento, facendolo precedere da esercizi, da movimenti, o da un semplice ballo sfrenato che aiuti a scaricare eventuali tensioni… in questo modo, sarà più facile mettersi in contatto con sé stessi in quanto ‘energia’ .
N
OTA BENE
I Tarocchi non servono per consultazioni frivole riguardanti “il futuro”,
“cosa fa Tizio o Caio” e cose del genere! Sono “solo” uno strumento per la crescita PERSONALE in ambito Cosmico, Energetico e Divino!
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I GIOCHI
METODO VELOCE
Gira un’unica carta, per avere
un’intuizione su qualsiasi situazione con
cui ti trovi a confronto.
Questo metodo può essere usato anche
per scegliere una meditazione per la
giornata
Il significato della carta:
Carta 1: l’intuizione sul tema o sulla situazione 12
LA RELAZIONE
Questo schema permette di dare uno
sguardo rapido alla propria relazione
attuale, sia che si tratti di lavoro, di una
amicizia, di una situazione familiare o
sentimentale via.
Spesso i rapporti vanno male perché non
riusciamo a vedere la relazione in
maniera distaccata e obiettiva. Che non
vuoi dire non essere coinvolti: anzi, se
siamo sereni le emozioni sono più forti.
Ma dobbiamo distaccarci dal desiderio di
possesso, dal bisogno e dal giudizio. E
accettare l’altro per come è.
Prima di leggere il significato di ogni
carta, osservala con calma, e cerca di
“svuotarti”
Il significato delle carte:
Carta 1: sei tu, e come contribuisci alla relazione.
Carta 2: l’altro, e il suo contributo alla relazione.
Carta 3: la somma delle vostre due energie, il tipo di legame che insieme create.
Carta 4: l’intuizione. Ti fa capire la vera essenza del rapporto, la sua forza, o il suo maggior problema. Così puoi cambiare, se vuoi.
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IL DIAMANTE
Questo gioco è utile allorché si desidera
fare chiarezza su un tema preciso e
specifico.
Trova un momento in cui puoi stare con
te stesso, e assicurati di non essere
disturbato: è fondamentale creare
un’atmosfera quanto più possibile libera
da interferenze: informa familiari e amici,
perché rispettino questo tuo spazio;
escludi possibili interferenze (campanello
di casa, telefono).
Poi, concediti tutto il tempo che ritieni
necessario per ‘stare’ con le carte: è sì un
gioco, ma può stimolare comprensioni
profonde su di te, su ciò che ti accade,
sul mondo… assicurati dunque che
queste percezioni dell’anima abbiano lo
spazio esteriore per affiorare e, in te, ci
sia lo spazio interiore perché possano
essere colte e comprese
Il significato delle carte:
Carta 1: è la tua domanda: ti fa vedere chiaramente qual è il problema.
Carta 2: ti fa vedere le influenze interne che non riesci a scorgere: i condizionamenti, desideri di altri su di tè, qualcosa di nascosto.
Carta 3: sono le influenze esterne di cui sei invece perfettamente consapevole.
Carta 4: ti dice ciò che ti occorre per risolvere il problema che ti sta a cuore.
Carta 5: è la soluzione: ti fa comprendere profondamente tè stesso e il mondo.
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L’UCCELLO IN VOLO
Questo gioco ha la forma di un uccello
che dispiega le ali nel vento. Le carte che
vengono poste a formare l’ala sinistra
simboleggiano e riflettono a chi interroga
qualcosa della sua femminilità, sono le
energie ricettive espresse nel momento,
mentre l’ala destra simboleggia le nostre
energie maschili, attive. La prima carta
che si estrae è ciò che dà inizio al volo,
pertanto affonda le sue radici nel lato
maschile. Ogni carta successiva risponde
alla precedente ed eleva l’uccello più in
alto, permettendo a chi interroga di
spostarsi in una chiarezza sempre più
limpida e cristallina, e di giungere alla
vastità del cielo interiore
Il significato delle carte:
Carta 1: mostra la situazione nel Qui e Ora: è il ‘decollo’
Carta 2: indica la forza che oppone resistenza. La ‘paura del volo’
Carta 3: la capacità di rispondere alla paura
Carta 4: il sostegno interiore (l’intuizione) alla risposta responsabile Carta 5: il sostegno esteriore; l’azione intelligente che risponde all’intuizione Carta 6: il rilassamento e l’accettazione
Carta 7: l’arrivo ad un nuovo livello di consapevolezza 15
LA CHIAVE
Questo schema può ‘aprire la soglia’ a
un’intuizione rispetto ad aspetti nascosti,
o inconsci, di un particolare tema. Aspetti
che non puoi cogliere con la logica.
Può anche essere usato quale lettura in
genere per avere un’intuizione sulla
situazione attuale, nel qui e ora, della
propria realtà interiore
Il significato delle carte:
Carta 1: indica ciò che è represso, tutto quello che hai paura di portare alla luce.
Carta 2: esprime il tuo aspetto Yin, femminile, passivo. Ti dice qual’è la tua forza di resistenza e la qualità della tua ricettività.
Carta 3: indica il tuo aspetto Yang, maschile, attivo. Insomma, la tua forza di agire.
Carta 4: è la meditazione. Rifletti con calma su ciò che questa carta ti suggerisce.
Carta 5: ti da un’intuizione rispetto al tuo corpo, le tue esigenze materiali, le eventuali cure di cui hai bisogno.
Carta 6: ti da un’intuizione rispetto al cuore, alle tue esigenze emotive e affettive.
Carta 7: ti da un’intuizione rispetto all’essere, alle tue esigenze spirituali.
Carta 8: è la consapevolezza che devi raggiungere 16
LA CROCE CELTICA
Questo schema tradizionale è usato per
fare luce su un tema specifico, ma anche
come una lettura in generale del proprio
stato di cose
Il significato delle carte:
Carta 1: il tema
Carta 2: ciò che sminuisce/accentua il tema oppure ciò che chiarisce/oscura il tema Carta 3: le influenze inconsce
Carta 4: le influenze consce
Carta 5: i vecchi schemi di comportamento, il vecchio sentiero Carta 6: i nuovi schemi di comportamento, il tracciato nel nuovo Carta 7: il Sé, le tue sensazioni e le tue attitudini rispetto al tema Carta 8: cosa attiri dall’esterno
Carta 9: i tuoi desideri; ciò che neghi
Carta 10: il risultato, la chiave
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LO SPECCHIO
Questo schema è usato per acquisire
un’intuizione rispetto a una relazione con
una persona amata, un amico, un
parente, e così via.
Lo schema espone ogni individuo nel
proprio processo esistenziale nel
momento presente, nonché le energie
composite del partner, o della relazione
Il significato delle carte:
Carta 1: la tua situazione fisica nel momento presente Carta 2: il tuo cuore nel momento presente
Carta 3: la tua mente nel momento presente
Carta 4: la situazione fisica del tuo partner nel momento presente Carta 5: il cuore del tuo partner nel momento presente Carta 6: la mente del tuo partner nel momento presente Carta 7: l’unione, la fusione e l’intimità nella vostra relazione Carta 8: l’alchimia della relazione e la trasformazione nella vostra relazione Carta 9: le beatitudini, i benefici e i doni della vostra relazione Carta 10: l’unione, la fusione e l’intimità nell’intenzione spirituale interiore del vostro rapporto
Carta 11: l’alchimia della relazione e la trasformazione nell’intenzione spirituale interiore del vostro rapporto
Carta 12: le beatitudini; i benefici e i doni della relazione nell’intenzione spirituale interiore del vostro rapporto
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I TAROCCHI ZEN
Le 78 carte
con le spiegazioni
e gli insegnamenti
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0. IL MATTO
Un Matto è qualcuno che continua ad aver fiducia; un Matto continua a fidarsi in contrasto con tutte le sue esperienze. Tu lo inganni, e lui ha fiducia in te; tu torni a ingannarlo, e lui si fida di te; di nuovo lo inganni, e lui si fida. A quel punto dirai che quella persona è matta, non impara nulla. La sua fiducia è incredibile; la sua fiducia è così pura che nessuno la può corrompere. Sii un matto nel senso taoista o Zen.
Non cercare di creare intorno a te un muro di sapere.
Qualsiasi esperienza ti coinvolga, lascia che accada, e poi continua a lasciarla andare. Continua senza posa a ripulire la tua mente; continua a morire al passato, in modo da restare nel presente, nel qui e ora, come se fossi appena nato, un infante. All’inizio sarà difficilissimo. Il mondo inizierà ad abusare di te, lascia che accada. Quelle persone sono dei poveretti: anche se vieni ingannato e imbrogliato e derubato, lascia che accada, poiché ciò che realmente ti appartiene non ti può essere portato via, ciò che veramente è tuo non ti può essere rubato da nessuno. E
ogni volta che non permetti alle situazioni di corromperti, quella diventa un’integrazione interiore. La tua anima diventerà più cristallizzata.
Commento: Attimo per attimo, e ad ogni passo, il Matto si lascia il passato alle spalle. Egli porta con sé null’altro che la propria purezza, la propria innocenza e la propria fiducia, simbolizzate dalle rose bianche che ha in mano. Lo schema del suo abito è composto dai colori di tutti e quattro gli elementi dei tarocchi, per indicare che egli è in armonia con tutto ciò che lo circonda. La sua intuizione funziona al sommo delle sue capacità. In questo momento il Matto ha il sostegno dell’universo per fare questo balzo nell’ignoto. Nel fiume della vita lo attendono avventure su avventure. La carta vuole indicare questo: se hai fiducia nella tua intuizione qui e ora, se ti fidi della tua sensazione di ciò che è giusto, non puoi sbagliare. Le tue azioni possono sembrare “sciocche” agli altri, o perfino a te, se cerchi di analizzarle con la mente razionale. Ma lo zero che il Matto occupa all’interno della numerazione è il numero che non ha numero in cui la fiducia e l’innocenza sono le guide, e non lo scetticismo o le esperienze fatte in passato.
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1. L’ESISTENZA
Non esisti in quanto frutto del caso. L’esistenza ha bisogno di te. Senza di te nell’esistenza mancherebbe qualcosa e nessuno potrebbe sostituirla. Questo ti dà dignità, il fatto che l’intera esistenza sentirà la tua mancanza. Le stelle e il sole e la luna, gli alberi e gli uccelli e la terra ogni cosa, nell’intero universo, sentirà che un angolino è vuoto, e nessuno lo può colmare, fatta eccezione per te. Questo ti dà una gioia immensa, un appagamento poiché senti di essere in relazione con l’esistenza, ed essa si prende cura di te. Allorché sarai limpido e ripulito, vedrai riversarsi in te da tutte le dimensioni un amore sconfinato.
Commento: La figura nuda siede su una foglia di loto della perfezione e fissa la bellezza del cielo stellato. Ella sa che “la casa” non è un luogo fisico nel mondo esterno, ma una qualità interiore di rilassamento e accettazione. Le stelle, le pietre, gli alberi, i fiori, i pesci e gli uccelli sono tutti nostri fratelli e sorelle nella danza della vita. Noi esseri umani tendiamo a dimenticarlo, poiché inseguiamo i nostri scopi personali e privati e crediamo di dover lottare per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno. Ma in ultima analisi il nostro senso di separatezza è solo un’illusione fabbricata dalle piccole preoccupazioni della mente. Ora è tempo di guardare se permetti a te stesso di ricevere lo straordinario dono di sentirti “a casa”, ovunque ti trovi. Se lo fai, assicurati di concederti tempo per assaporarlo, in modo che possa sedimentare in te ancor più profondamente e accompagnarti sempre. Se invece hai la sensazione che il mondo esiste per sopraffarti, è tempo di fare una pausa. Questa notte esci, e guarda le stelle.
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2. LA VOCE INTERIORE
Se hai trovato la verità dentro di te non c’è null’altro, in questa intera esistenza, da trovare. La verità opera attraverso di te. Quando apri gli occhi, è la verità che apre i suoi occhi. Quando li chiudi, è la verità che chiude i suoi occhi. Questa è una meditazione potentissima. Se riesci a comprendere questo semplice espediente, non devi fare nulla: qualsiasi cosa farai viene fatta dalla verità. Cammini, è la verità; dormi, è la verità che riposa; parli, è la verità che parla; sei in silenzio, è la verità che è in silenzio.
È una delle tecniche di meditazione più semplici. Pian piano si acquieta grazie a questa formula elementare, e alla fine la tecnica non è più necessaria. Quando sei guarito, getti via la meditazione, getti via la medicina. A quel punto vivi in quanto verità vivo, radiante, appagato, estatico, un vero e proprio inno alla vita. Tutta la tua esistenza diventa una preghiera non espressa a parole; oppure, è meglio dire una devozione, una grazia, una bellezza che non appartiene al nostro mondo terreno, un raggio di luce che proviene dall’aldilà e si irradia nell’oscurità del nostro mondo.
Commento: La Voce Interiore non parla usando parole bensì il linguaggio senza parole del cuore. é simile a un oracolo che dice solo la verità. Se avesse un volto, assomiglierebbe a quello che vedi al centro di questa carta: attento, presente, all’erta, e in grado di accettare sia l’oscurità che la luce, simbolizzate dalle due mani che tengono il cristallo. Il cristallo stesso rappresenta la chiarezza che proviene dalla trascendenza di tutte le dualità. La Voce Interiore può anche essere giocosa, poiché si immerge profondamente nelle emozioni e torna a emergere per librarsi in volo verso il cielo, come fanno i due delfini che danzano nelle acque della vita. Ed essa è connessa con il cosmo attraverso la luna crescente che la incorona, e con la terra, rappresentata dalle foglie verdi del chimono. Nella nostra vita ci sono momenti in cui un numero eccessivo di voci sembra tirarci da una parte e dall’altra. La nostra confusione in simili situazioni è un monito a ricercare il silenzio e a centrarci interiormente. Solo così possiamo sentire la nostra verità.
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3. LA CREATIVITÀ
La creatività è la qualità che tu immetti in ciò che stai facendo. é un’attitudine, un approccio interiore il modo in cui guardi le cose, non tutti possono essere un pittore, né è necessario. Se tutti lo fossero, il mondo sarebbe orribile; sarebbe difficile vivere. E non tutti possono essere un ballerino, né è necessario. Ma tutti possono essere creativi. Qualsiasi cosa fai, se la fai con gioia, se la fai con amore, se il tuo agire non è solo frutto di calcolo economico, allora è creativa. Se dentro di te hai qualcosa che cresce da questo spazio, e se ti fa crescere, è spirituale, è creativa, è divina. Diventi più divino man mano che diventi più creativo. Tutte le religioni del mondo hanno detto che Dio è il creatore. Io non so se lo sia oppure no, ma una cosa la so: più diventi creativo, più diventi divino. Quando la tua creatività giunge al punto culmine, quando tutta la tua esistenza diventa creativa, vivi in Dio. Pertanto, egli deve essere il creatore, visto che le persone creative sono sempre state le più vicine a lui. Ama ciò che fai, sii meditativo mentre la fai di qualsiasi cosa si tratti!
Commento: Dall’alchimia del fuoco e dell’acqua che la sottendono alla luce divina che penetra dall’alto, questa figura è letteralmente posseduta dalla forza creativa. In verità l’esperienza della creatività è un ingresso nel mistero.
Tecnica, abilità e sapere sono solo strumenti; la chiave sta nell’abbandonarsi all’energia che dà nutrimento alla nascita di tutte le cose. Questa energia non ha forma né struttura, tuttavia da lei scaturiscono tutte le forme e le strutture.
Non fa alcuna differenza quale forma assuma la tua creatività può essere dipingere o cantare, fare giardinaggio o cucinare. La cosa importante è essere aperto a ciò che attraverso di te si vuole esprimere. Ricorda che noi non possediamo le nostre creazioni: esse non ci appartengono. La vera creatività sorge dall’unione con il divino, con il mistico e l’inconoscibile. In questo caso è sia una gioia per colui che crea, sia una benedizione per gli altri.
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4. IL RIBELLE
La gente ha paura, una paura terrea di coloro che
conoscono se stessi. Quegli esseri hanno un potere ben preciso, un’aura e un magnetismo, un carisma in grado di sradicare i giovani e coloro che sono vivi dalla prigione delle tradizioni.
L’illuminato non può essere ridotto in schiavitù questa è la difficoltà e non può essere imprigionato, ogni genio che abbia conosciuto qualcosa della sfera interiore sarà inevitabilmente qualcosa che è difficile assimilare; sarà una forza che crea scompiglio. E le masse non vogliono essere disturbate, anche se vivono nell’infelicità; sono miserabili, ma ci hanno fatto l’abitudine. E chiunque non sia infelice sembra un estraneo. L’illuminato è lo straniero per eccellenza nel mondo: non sembra appartenere a nessuno. Nessuna organizzazione lo confina, nessuna comunità, nessuna società, nessuna nazione.
Commento: La figura potente e autorevole di questa carta è evidentemente padrona del proprio destino. Sulle spalle ha un emblema del sole, e la torcia che tiene nella mano destra simboleggia la luce della sua verità, conseguita grazie a fatiche immani. Che sia ricco o povero, il Ribelle è un vero imperatore poiché ha spezzato le catene dei condizionamenti e delle opinioni della società repressiva. Egli ha dato forma a se stesso, abbracciando tutti i colori dell’arcobaleno, emergendo dall’oscurità e dalle radici informi del suo passato inconsapevole e sviluppando ali con cui volare alto nel cielo. Il suo stesso modo di essere è ribelle non perché lotti contro qualcuno o qualcosa, ma perché ha scoperto la propria vera natura ed è determinato a vivere in base a essa. L’aquila è il suo spirito animale, un messaggero tra la terra e il cielo. Il ribelle ti sfida a essere coraggioso a sufficienza per assumerti la responsabilità di ciò che sei e per vivere in funzione della tua verità.
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5. NESSUNA-COSA
Buddha ha scelto una delle parole con maggior potenziale shunyata. Il termine inglese equivalente, “il nulla”, non è altrettanto bello. Ecco perché vorrei tradurlo come “nessuna-cosa”: perché il nulla non è semplice nulla, è tutto. Vibra di ogni possibilità. é potenziale, potenzialità assoluta. Ancora non è manifesto, ma contiene ogni cosa. All’inizio è la natura, alla fine è la natura, perché dunque fare tanto chiasso nel mezzo? Perché preoccuparsi tanto, essere così ansiosi, così ambiziosi nel mezzo perché creare tanta disperazione? L’intero viaggio si stende dal nulla al nulla.
Commento: Essere sospesi nel vuoto può terrorizzare oppure disorientare.
Nulla a cui aggrapparsi, nessun senso di orientamento, non un solo segnale di quali scelte o possibilità si possano trovare davanti a noi. Ma proprio questo stato di pura potenzialità esisteva prima della creazione dell’universo. Ora tutto ciò che puoi fare è rilassarti in questo nulla, cadi in questo silenzio tra le parole, osserva questo vuoto che esiste tra il respiro che entra e quello che esce. E fai tesoro di ogni istante di vuoto che l’esperienza ti dona. Sta per nascere qualcosa di sacro.
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6. GLI AMANTI
Occorre prender nota di queste tre cose: l’amore più basso è sesso, è fisico e l’amore più elevato e raffinato è compassione. Il sesso è al di sotto dell’amore, la compassione ne è al di sopra; l’amore è esattamente nel mezzo. Pochissime persone
conoscono cos’è l’amore. Il novantanove per cento delle persone, sfortunatamente, considerano amore la sessualità ma non lo è. La sessualità è estremamente animale, di certo possiede la potenzialità di crescere e diventare amore, ma non è vero amore, è solo un potenziale.
Se diventi consapevole, attento, meditativo, allora il sesso può essere trasformato in amore. E se il tuo essere meditativo diviene totale, assoluto, l’amore può essere trasformato in compassione. Il sesso è il seme, l’amore è il fiore, la compassione è la fragranza. Buddha ha definito la compassione come “amore più meditazione”. Quando il tuo amore non è solo un desiderio dell’altro, quando il tuo amore non è solo un seme, quando il tuo amore è una condivisione, quando il tuo amore non è l’amore di un mendicante bensì di un imperatore, quando il tuo amore non chiede qualcosa in cambio ma è pronto solo a dare a dare per la pura gioia di dare allora aggiungici la meditazione e si sprigionerà la pura fragranza. Quella è compassione; la compassione è il fenomeno più elevato che ci sia.
Commento: Ciò che noi chiamiamo amore in realtà è un intero spettro di relazione, che si estende dalla terra al cielo. Al livello più terreno l’amore è attrazione sessuale. Molti di noi restano bloccati lì, poiché il nostro condizionamento ha gravato la nostra sessualità con ogni sorta di aspettative e repressioni. In verità, il “problema” più grande rispetto all’amore sessuale è che l’amore non dura mai. Solo se accettiamo questo fatto possiamo poi celebrarlo veramente per ciò che è accoglierne l’accadere, e dirgli addio con gratitudine allorché non c’è più. E in seguito, man mano che maturiamo, possiamo iniziare a sperimentare l’amore che esiste oltre la sessualità e rispettare l’individualità unica dell’altro. Allora si inizia a comprendere che il nostro partner spesso funziona come uno specchio, egli riflette aspetti non visti del nostro sé più profondo e ci sostiene affinché diventiamo integri. Questo amore è fondato sulla libertà, non sulle aspettative o i bisogni. Le sue ali ci fanno volare sempre più in alto verso l’amore universale che esperimenta il tutto come un’unità.
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7. LA COSCIENZA
La mente non potrà mai essere intelligente solo la nonmente è intelligente. Solo la nonmente è originale ed è radicale. Solo la nonmente è rivoluzionaria, rivoluzione in azione. Questa mente ti dà una sorta di stupore. Appesantito dal peso dei ricordi del passato, gravato dalle proiezioni del futuro, continui a vivere al minimo. Non vivi al massimo. La tua fiamma resta estremamente fioca. Allorché inizi a lasciar cadere i pensieri, la polvere che hai raccolto in passato, la fiamma si anima limpida, chiara, viva e giovane. Tutta la tua vita diventa una fiamma, e una fiamma priva di fumo. Questo è la coscienza.
Commento: Il velo dell’illusione, o maya, che ti ha impedito di percepire la realtà così com’è, inizia a consumarsi. Il fuoco non è il calore incandescente della passione, ma la fiamma quieta della coscienza. Man mano che essa incenerisce il velo, affiora il volto di un Buddha estremamente delicato e simile a un bimbo. La coscienza che sta crescendo in te in questo momento non è frutto di alcun “fare” consapevole, né devi lottare per far accadere qualcosa.
Ora qualsiasi sensazione puoi aver avuto di brancolare nel buio si sta dissolvendo, o si dissolverà in breve. Lasciati acquietare, e ricorda che in profondità dentro di te tu sei solo un testimone, eternamente silente, cosciente e immutabile. Ora si sta aprendo un canale dalla circonferenza di azione e attività verso quel centro testimoniante. Ti aiuterà a diventare distaccato, e una nuova coscienza solleverà il velo dai tuoi occhi.
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8. IL CORAGGIO
Il seme non può sapere cosa accadrà, il seme non ha mai conosciuto il fiore. E il seme non può neppure credere di avere la potenzialità di diventare un fiore meraviglioso. Il viaggio è lungo, ed è sempre più sicuro non affrontarlo mai poiché il sentiero è sconosciuto, nulla è garantito. Nulla può essere garantito. I rischi lungo il cammino sono infiniti, i trabocchetti in cui cadere moltissimi e il seme è al sicuro, nascosto all’interno del suo duro involucro. Ma il seme compie degli sforzi, fa tentativi; lascia cadere il rigido guscio che rappresenta la sua sicurezza, inizia a muoversi. E subito inizia la lotta: la battaglia col terreno, con le pietre e le rocce, il seme era duro, il germoglio sarà estremamente fragile e i pericoli saranno immensi. Per il seme non c’era pericolo, avrebbe potuto sopravvivere millenni, mentre per il germoglio i pericoli sono infiniti. Ma egli si lancia verso l’ignoto, verso il sole, la fonte di luce, senza sapere dove andare, senza sapere il perché. Pesante è la croce da portare, ma un sogno possiede il seme ed egli va avanti. Il sentiero dell’uomo è simile, è arduo e richiede molto coraggio.
Commento: La carta mostra un piccolo fiore selvatico che ha incontrato sulla sua strada verso la luce del giorno rocce e pietre. Circondato da un’aura di luce vivida e dorata, il fiore manifesta la maestà del proprio flebile sé. Privo di vergogna, egli assomiglia al sole più luminoso. Quando ci troviamo di fronte a una situazione estremamente difficile, abbiamo una scelta: possiamo provare risentimento, e cercare di trovare qualcuno o qualcosa da biasimare, scaricando così la difficoltà, oppure possiamo fronteggiare la sfida e crescere.
Questo fiore ci mostra la via, in quanto la sua passione per la vita lo conduce fuori dall’oscurità, nella luce. Non ha senso lottare contro le sfide della vita, oppure cercare di evitarle o di negarle. Esistono, e se il seme deve diventare il fiore, dobbiamo passarci attraverso. Sii coraggioso in modo da crescere nel fiore che sei destinato a essere.
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9. LA SOLITUDINE
Quando sei solo, non sei solo, ti senti semplicemente isolato ed esiste un’incredibile differenza tra l’essere soli e il sentirsi isolati. Quando ti senti isolato, pensi all’altro, ne senti la mancanza: si tratta di una condizione negativa. Hai la sensazione che le cose andrebbero meglio, se l’altro fosse presente un amico, tua moglie, tua madre, la persona amata, il marito. Sarebbe meglio se l’altro fosse presente, ma l’altro non c’è. Sentirsi isolati, soli è frutto dell’assenza dell’altro. La solitudine è la presenza di se stessi: è un fenomeno estremamente positivo; è una presenza, una presenza che straripa. Sei così carico di presenza che puoi colmarne l’intero universo, per cui non hai bisogno di nessuno.
Commento: Quando vicino a noi non c’è alcun “altro che abbia rilievo”, possiamo sentirci soli, oppure godere la libertà che la solitudine porta con sé.
Quando non troviamo alcun sostegno tra gli altri per le verità che percepiamo profondamente dentro di noi, possiamo sentirci isolati e amareggiati, oppure celebrare il fatto che la nostra visione è salda a sufficienza da sopravvivere al potentissimo bisogno umano di essere approvati dalla famiglia, dagli amici o dai colleghi. Se in questo momento ti stai confrontando con una situazione simile, sii consapevole di come scegli di vedere la tua “solitudine’ e assumiti la responsabilità per la scelta che hai fatto.
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10. IL MUTAMENTO
La vita ripete se stessa immemore degli eventi se non diventi consapevole, continuerà a ripetersi come una ruota. Ecco perché i buddhisti la definiscono “la ruota della vita e della morte la ruota del tempo”. Gira come una ruota: la nascita è seguita dalla morte, la morte è seguita dalla nascita; l’amore è seguito dall’odio, l’odio è seguito dall’amore; il successo è seguito dal fallimento, il fallimento è seguito dal successo.
Osservalo semplicemente! Se riesci ad osservarlo solo per qualche giorno, vedrai affiorare uno schema, lo schema di una ruota. Un giorno, una mattina allegra, ti senti benissimo e felice, mentre un altro giorno sei ottuso e così prono alla morte da iniziare a pensare al suicidio. Eppure, solo il giorno prima eri così pieno di vita, così estatico da sentirti riconoscente a Dio per essere in un tale stato d’animo di profonda gratitudine, mentre oggi il lamento in te sembra infinito e non vedi il motivo per continuare a vivere, e passi da uno stato d’animo all’altro, ma non vedi lo schema di fondo. Nel momento in cui lo vedi, ne puoi uscire.
Commento: Il simbolo nella carta è un’immensa ruota che rappresenta il tempo, il fato, il karma. Intorno a questo cerchio che si muove continuamente ruotano galassie, e sulla sua circonferenza compaiono i dodici segni dello zodiaco. Proprio al suo interno si vedono gli otto trigrammi degli I Ching, mentre un po’ più vicino al centro sono tracciate le quattro direzioni, ognuna delle quali è illuminata dall’energia di fulmini. Il triangolo ruotante in questo momento è puntato verso l’alto, verso il divino, e il simbolo cinese dello yin e dello yang, del maschile e del femminile, del creativo e del ricettivo, giace al centro. Spesso è stato detto che la sola cosa che non muta nel mondo è il cambiamento stesso. La vita muta continuamente, evolve, muore e rinasce.
Tutti gli opposti giocano una parte in questo vasto schema circolare. Se ti aggrappi al margine esterno della ruota, puoi provare un senso di vertigine!
Muoviti verso il centro del ciclone e rilassati, sapendo che anche questo passerà.
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11. UN’APERTURA
La funzione di un Maestro si riassume in questo: trasformare un crollo in un’apertura. Lo psicoterapista si limita a rimetterti insieme, questa è la sua funzione.
Il suo compito non è trasformarti: hai bisogno di una metapsicologia, la psicologia dei buddha.
Sperimentare un crollo consapevolmente è una delle più grandi avventure nella vita. é il rischio più grande che ci sia, poiché non ci sono garanzie che il crollo diventi un’apertura. Lo diventa, ma non sono cose che si possono garantire. Il tuo caos è antichissimo per una infinità di vite, sei stato nel caos, è spesso ed è denso, in pratica è un universo in sé. Pertanto, quando ci entri, con le tue fragili capacità, ovviamente è pericoloso. Ma senza confrontarsi con questo pericolo, nessuno si è mai integrato, nessuno è mai diventato un individuo, indivisibile.
Lo Zen, o la meditazione, è il metodo che ti aiuterà ad attraversare il caos, a passare attraverso la buia notte dell’anima, con equilibrio, disciplina, presenza attenta. L’alba non è molto lontana, ma prima che tu la possa raggiungere, devi attraversare la buia notte dell’anima. E ricorda: man mano che l’alba si avvicina, la notte diventerà sempre più oscura e tenebrosa.
Commento: Il predominare del rosso in questa carta indica d’acchito che il tema di fondo è l’energia, il potere e la forza. Il bagliore iridescente che scaturisce dal plesso solare, o centro del potere della figura, e la sua posizione, sono segnali di esuberanza e determinazione. Noi tutti, di tanto in tanto, tocchiamo un punto di insopportazione. In quei momenti ci sembra di dover fare qualcosa, qualsiasi cosa, anche se in seguito risulta essere un errore, per gettar via i pesi e le costrizioni che ci stanno limitando. Se non lo facciamo, minacciano di soffocarci e di storpiare la nostra stessa energia vitale. Se in questo momento hai la sensazione di averne abbastanza, che il troppo stroppia!, concediti di rischiare lo sconvolgimento dei vecchi schemi e delle limitazioni che hanno impedito alla tua energia di fluire. Nel farlo, ti stupirai della vitalità e del potere che questa apertura può portare alla tua vita.
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12. UNA NUOVA VISIONE
Quando ti apri all’assoluto, immediatamente egli si riversa in te. Non sei più un comune essere umano
hai trasceso. La tua intuizione è diventata l’intuizione dell’intera esistenza. Ora non sei più separato hai trovato le tue radici. Altrimenti, di solito, tutti si muovono senza radici, senza sapere da dove il loro cuore continua a ricevere energia, senza sapere chi continua a respirare in loro, senza conoscere il nettare vitale che scorre in loro. Non è il corpo, non è la mente è qualcosa che trascende ogni dualità, definito “bhagavat” il bhagavat nelle dieci direzioni. Il tuo essere interiore, allorché si schiude, come prima cosa sperimenta due direzioni: l’altezza e la profondità. Poi, piano piano, man mano che questa
diventa la tua situazione stabile, inizi a guardarti intorno, espandendoti in tutte le altre otto direzioni. E quando raggiungi il punto in cui la tua vetta e il tuo abisso si incontrano, puoi guardarti intorno, percependo l’estrema circonferenza dell’universo. Allora la tua consapevolezza inizia a dispiegarsi in tutte le dieci direzioni, ma la via è stata una sola.
Commento: La figura di questa carta è appena rinata: sta emergendo dalle sue radici legate al suolo e sta sviluppando ali per volare nello sconfinato. Le forme geometriche intorno al corpo rivelano le molte dimensioni della vita che sono simultaneamente disponibili. Il quadrato rappresenta il piano fisico, ciò che è manifesto, conosciuto. Il cerchio rappresenta ciò che non è manifesto, lo spirito, il puro spazio. E il triangolo simboleggia la triplice natura dell’universo: il manifesto, il non-manifesto, e l’essere umano che contiene entrambi. In questo momento hai di fronte a te un’opportunità per vedere la vita in tutte le sue dimensioni, dagli abissi alle vette. Essi coesistono, e quando per esperienza scopriamo che le oscurità e le difficoltà sono necessarie quanto la luce e la semplicità, iniziamo ad avere una prospettiva diversa sul mondo. Permettendo a tutti i colori della vita di penetrarci, diventiamo più integri.
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13. LA TRASFORMAZIONE
Nello Zen un Maestro non è un semplice insegnante.
In tutte le religioni ci sono solo insegnanti. Ti insegnano materie che non conosci, e ti chiedono di credere, poiché non c’è modo di portare quelle esperienze nella sfera oggettiva: neppure l’insegnante le ha conosciute ci ha creduto, ed egli trasmette a qualcun altro il proprio credo. Lo Zen non è un mondo di credenti; non si addice a coloro che hanno fede, bensì a quelle anime audaci in grado di lasciar cadere ogni fede, ogni mancanza di fede, dubbi, ragione, mente, ed entrare semplicemente nella loro pura esistenza, priva di qualsiasi confine. Questo porta con sé un’incredibile trasformazione. Pertanto, lasciatemi dire che, mentre gli altri sono implicati in filosofie, lo Zen si coinvolge in una metamorfosi, in una trasformazione. é una vera e propria alchimia: ti trasforma da vile metallo in oro. Ma il suo linguaggio dev’essere compreso, non con la ragione, né con la mente intellettuale, ma con il tuo cuore amorevole. Oppure, anche se ci si limita ad ascoltare, senza preoccuparsi del fatto che si tratti o meno di verità. All’improvviso viene un momento in cui vedi ciò che è sempre stato elusivo in tutta la tua vita.
All’improvviso si aprono quelle che Buddha chiama “le ottantaquattromila soglie”.
Commento: La figura centrale siede sopra il vasto fiore del vuoto, e tiene in mano i simboli della trasformazione la spada che spezza l’illusione, il serpente che si rinnova uscendo dalla propria pelle, la catena spezzata delle illusioni e il simbolo yin/yang della dualità trascesa. Una delle mani è posata in grembo, aperta e ricettiva. L’altra è protesa verso il basso, e tocca la bocca di un volto addormentato, a simbolizzare il silenzio che insorge quando ci riposiamo. È
tempo per un profondo abbandono. Permetti a qualsiasi dolore, tristezza o difficoltà di esistere semplicemente, accettandone la “fattualità”. La situazione è molto simile all’esperienza di Gautama il Buddha allorché, dopo anni di ricerca, finalmente rinunciò, sapendo che non c’era null’altro che potesse fare.
Quella stessa notte si illuminò. La trasformazione giunge, come la morte, a tempo debito. E, come la morte, ti porta da una dimensione all’altra.
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14. L’INTEGRAZIONE
Il conflitto è nell’uomo. Se non viene risolto lì, non può esserlo da nessun’altra parte. I giochi politici sono dentro di voi, esistono tra le due parti della mente.
Esiste un ponte fragilissimo; se viene rotto a causa di un incidente, per qualche difetto fisiologico, o per qualche altro motivo, la persona diventa dissociata, diventa due persone e si verifica il fenomeno della schizofrenia o della personalità scissa. Se il ponte è rotto e quel ponte è fragilissimo ti comporti come fossi due persone. Al mattino sei amorevole e gentile, la sera sei furioso, una personalità totalmente diversa.
Non ti ricordi il mattino, come potresti? Un’altra mente era in funzione. Se questo ponte è rafforzato al punto che due menti scompaiono e diventano una sola, allora insorge una integrazione, una cristallizzazione. Ciò che George Gurdjieff definiva “cristallizzazione dell’essere” non è altro che queste due menti diventate una, l’incontro all’interno di maschile e femminile, l’incontro di yin e yang, l’incontro di sinistra e destra, di logico e illogico, di Platone e Aristotele.
Commento: L’immagine dell’integrazione è l’unione mistica, la fusione degli opposti. Questo è un tempo di comunicazione tra ciò che in precedenza è stato sperimentato come dualità della vita. Anziché notte opposta al giorno, oscurità che sopprime la luce, questi elementi operano insieme per creare un tutto unificato, mutando continuamente l’uno nell’altro, poiché ognuno contiene, nella sua essenza più intima, il seme dell’opposto. Sia l’aquila che il cigno sono esseri simbolo del volo e di maestà. L’aquila incarna il potere e la solitudine. Il cigno lo spazio e la purezza, nuotando con grazia e immergendosi al di sopra e all’interno dell’elemento delle emozioni, appagato e completo all’interno della propria perfezione e bellezza. Noi siamo l’unione di aquila e cigno: maschile e femminile, fuoco e acqua, vita e morte. La carta dell’integrazione è il simbolo dell’autocreazione, di nuova vita e dell’unione mistica; conosciuta anche come alchimia.
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15. IL CONDIZIONAMENTO
Se non lasci cadere la tua personalità, non riuscirai a trovare la tua individualità. L’individualità è data dall’esistenza; la personalità è imposta dalla società, è un meccanismo sociale. La società non può tollerare l’individualità, perché nessun individuo sarà mai succube come una pecora. L’individualità ha la qualità del leone, il leone si muove da solo. Le pecore vivono sempre nella folla, sperando che lo stare nella folla faccia sentire al calduccio. Stare in una folla fa sentire protetti, al sicuro. Se qualcuno attacca, in una folla è possibilissimo salvare se stessi. Ma da soli?
Solo i leoni si muovono in solitudine. Ognuno di voi è nato leone, ma la società continua a condizionarvi, a programmare la vostra mente in funzione dell’essere una pecora. Vi dà una personalità, una personalità rassicurante, gentile, manierata, obbediente. La società vuole schiavi, non persone saldamente devote alla libertà. E vuole schiavi perché tutti gli interessi istituzionali richiedono obbedienza.
Commento: La carta richiama un antico racconto Zen in cui si narra di un leone, allevato da pecore, e che quindi pensava di essere una pecora. Finché un giorno, un vecchio leone lo acchiappò e lo portò in riva a uno stagno, mostrandogli così il riflesso del suo volto. Molti di noi sono come questo leone l’immagine che abbiamo di noi stessi non ci viene dalla nostra esperienza diretta, ma dalle opinioni degli altri. Una “personalità” imposta dall’esterno rimpiazza l’individualità che avrebbe potuto crescere dall’interno. Diventiamo simili a tutte le altre pecore del gregge, incapaci di muoverci liberamente, e inconsapevoli della nostra vera identità. É tempo di dare uno sguardo al riflesso del proprio volto nello stagno, e di fare un passo per spezzare qualsiasi cosa tu sia stato condizionato dagli altri a credere di te stesso. Danza, corri, scuotiti, emetti parole senza senso fai qualsiasi cosa ritieni necessaria per svegliare il leone che dorme dentro di te.
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16. IL FULMINE
Ciò che la meditazione fa lentamente, un urlo del Maestro, inaspettatamente, in una situazione in cui il discepolo sta ponendo una domanda, e all’improvviso il Maestro balza in piedi e urla, o picchia il discepolo, o lo butta fuori dalla porta, o gli salta addosso, questi metodi non erano mai stati usati. Furono frutto del puro genio creativo di Ma Tzu, ed egli fece illuminare moltissime persone. A volte sembra così ridicolo: getta fuori dalla finestra di una casa a due piani un uomo, venuto a chiedere su cosa meditare. E non solo Ma Tzu lo getta fuori dalla finestra, salta dopo di lui, gli cade addosso, si siede sul suo petto e gli chiede: “Hai capito?!” E il poveretto risponde: “Sì”, perché se dicesse di no potrebbe tornare a picchiarlo o chissà cos’altro farebbe. Gli basta: ha il corpo fratturato, e Ma Tzu, seduto sul petto gli chiede: “Hai capito?!”. E di fatto quell’uomo ha compreso: è stato tutto così improvviso, istantaneo non se lo sarebbe mai immaginato.
Commento: La carta mostra una torre che viene bruciata, distrutta, annientata. Un uomo e una donna si stanno lanciando non perché lo vogliano, ma perché non hanno scelta. Sullo sfondo si vede una figura trasparente, in meditazione: rappresenta la consapevolezza testimoniante. In questo momento potresti sentirti alquanto scombussolato, come se ti mancasse il terreno sotto i piedi. Il tuo senso di sicurezza è stato sfidato, e la tendenza naturale è cercare di aggrapparsi a qualsiasi cosa. Ma questo terremoto interiore è necessario e importantissimo se lasci che accada, emergerai dalle macerie più forte e disponibile a nuove esperienze. Dopo il fuoco, la terra è più compatta; dopo la tempesta, l’aria è limpida. Cerca di osservare la distruzione con distacco, quasi accadesse a qualcun altro. Di’ di sì al processo, andandogli incontro.
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17. IL SILENZIO
L’energia del tutto ha preso possesso di te. Sei posseduto, non sei più, il Tutto è. In questo momento, mentre il silenzio penetra in te, ne puoi comprendere il significato, poiché è lo stesso silenzio sperimentato da Gautama il Buddha. é lo stesso silenzio che Chuang Tzu o Bodhidharma o Nansen, il sapore del
silenzio è lo stesso. Il tempo muta, il mondo continua a cambiare, ma l’esperienza del silenzio, la sua gioia, resta la stessa. Quella è la sola cosa su cui puoi fare affidamento, la sola cosa che non muore mai. é la sola cosa che puoi definire il tuo stesso essere.
Commento: Il silenzio simile alla ricettività di uno specchio di una notte colma di stelle, in cui splende la luna piena, è riflesso nel lago brumoso al di sotto. Il volto che si staglia nel cielo è in profonda meditazione: una dea della notte che dona profondità, pace e comprensione.
Questo è un tempo estremamente prezioso. Ti sarà facile riposarti all’interno, scandagliare le profondità del tuo silenzio interiore là dove incontra il silenzio dell’universo. Non c’è nulla da fare, nessun luogo dove andare, e la qualità del tuo silenzio interiore permea ogni cosa che fai. Forse questo farà sentire a disagio le persone, tanto abituate al clamore e all’infuriare del mondo. Non preoccuparti; cerca coloro in grado di risuonare col tuo silenzio, oppure godi la tua solitudine. Questo è il tempo di tornare a casa, a te stesso. La comprensione e le intuizioni che ti giungono in questi momenti si manifesteranno in seguito, in una fase più estroversa della tua vita.
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18. LE VITE PASSATE
Il bambino può diventare consapevole solo se nella sua vita precedente ha meditato a sufficienza, se ha creato sufficiente energia meditativa per lottare contro l’oscurità che la morte porta con sé. Ci si perde semplicemente in un oblio, poi d’acchito ci si trova in un nuovo ventre e si dimentica completamente il vecchio corpo. Esiste uno stacco: questa oscurità, questa incoscienza crea la discontinuità. L’Oriente ha operato strenuamente per penetrare queste barriere -
e diecimila anni di lavoro non sono stati vani.
Chiunque può penetrare la vita o le vite passate. Ma per farlo dovrai scendere in profondità nella tua meditazione, per due ragioni: se non scendi in profondità, non puoi scoprire la soglia su un’altra vita; in secondo luogo, devi essere in profonda meditazione perché, se scopri la soglia di un’altra vita, la tua mente verrà inondata da una marea di eventi. È
abbastanza arduo persino sostenere una sola vita…
Osho - Hyakujo: The Everest of Zen - Chapter 7
Commento: Le mani dell’esistenza assumono la forma dei genitali femminili, l’apertura della madre cosmica, rivelando all’interno una miriade di immagini, volti di altre epoche. Potrebbe essere divertente fantasticare su vite passate famose, ma è solo una distrazione. Ciò che conta veramente è vedere e comprendere gli schemi karmici delle nostre vite, e il loro aver radici in un ciclo ripetitivo e senza fine che ci intrappola in un comportamento inconscio. Le due lucertole arcobaleno poste lateralmente rappresentano ciò che si conosce e ciò che non si conosce: sono i custodi dell’inconscio, e si accertano che noi si sia pronti per una visione, altrimenti sconvolgente. Un’intuizione dell’eternità della nostra esistenza è un dono, e comprendere la funzione del karma nelle nostre vite non è qualcosa che si possa cogliere in base a uno sforzo di volontà. Questo è un invito al risveglio: gli eventi della tua vita cercano di mostrarti uno schema di comportamento antico come il viaggio della tua anima.
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19. L’INNOCENZA
Lo Zen afferma che, se abbandoni il sapere - e nel sapere è inclusa ogni cosa: il tuo nome, la tua identità, tutto quanto, poiché queste cose ti sono state date dagli altri - se lasci cadere tutto ciò che gli altri ti hanno dato, acquisirai nel tuo essere una qualità totalmente diversa: l’innocenza. Sarà una
crocifissione della “persona”, della personalità, e avverrà una resurrezione della tua innocenza: di nuovo tornerai a essere un bambino, rinato.
Osho - Dang Dang Doko Dang - Chapter 7
Commento: Il vecchio raffigurato in questa carta irradia nel mondo un diletto di bimbo. È circondato da una sensazione di grazia, quasi fosse a casa, in pace con se stesso e con ciò che la vita gli ha portato. Il vecchio sembra avere una comunicazione giocosa con la mantide religiosa posata sul suo dito, come fossero due vecchi amici. I fiori rosa che piovono a cascata intorno a lui indicano un tempo di abbandono, rilassamento e dolcezza. Sono una risposta alla sua presenza, un riflesso delle sue qualità.
L’innocenza che è frutto di una profonda esperienza della vita, ha la qualità di un bambino, ma non è infantile. L’innocenza del bambino è bella, ma è ignorante. Verrà sostituita dalla sfiducia e dal dubbio man mano che il bambino crescerà e apprenderà che il mondo può essere un luogo pericoloso e minaccioso. Ma l’innocenza di una vita vissuta in pienezza ha una qualità di saggezza e accettazione della meraviglia della vita in continuo mutamento.
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20. OLTRE LE ILLUSIONI
Questa è la sola distinzione tra il sogno e il Reale: la realtà ti permette di dubitare, mentre il sogno non ti permette di dubitare…A mio avviso, la capacità di dubitare è una delle benedizioni più grandi del genere umano. Le religioni sono nemiche perché hanno tagliato le radici stesse del dubbio, e c’è una ragione ben precisa per cui lo hanno fatto: vogliono che la gente creda in certe illusioni da loro insegnate…
Come mai persone come Gautama il Buddha hanno
insistito tanto nel dire che l’intera esistenza - fatta eccezione per il tuo Sé testimoniante, fatta eccezione per la tua consapevolezza - è puramente effimera, fatta della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni?
Non si vuol dire che questi alberi non esistano, né che non esistono queste colonne. Non fraintendere a causa del termine
“illusione”: è stato tradotto come illusione, ma non è la parola giusta. L’illusione non esiste, la realtà esiste, maya è esattamente nel mezzo - è quasi esistente.
Per ciò che riguarda le azioni quotidiane, può essere preso come realtà. Solo in senso assoluto, dalla vetta della tua illuminazione, diventa irreale, illusorio.
Osho - The Great Zen Master Ta Hui - Chapter 12
Commento: La farfalla di questa carta rappresenta l’esterno, ciò che è continuamente in movimento e che non è reale, bensì illusorio. Dietro la farfalla si trova il volto della consapevolezza, che guarda all’interno ciò che è eterno.
Lo spazio tra i due occhi si è aperto, rivelando il loto del manifestarsi dello spirito e il sole nascente della consapevolezza. Tramite il sorgere del sole interiore, nasce la meditazione. La carta ci ricorda di non cercare all’esterno ciò che è reale, bensì di guardare all’interno. Quando mettiamo a fuoco le cose esteriori, troppo spesso veniamo intrappolati in giudizi: questo è bene, questo è male, voglio questo, non voglio quello. Questi giudizi ci tengono intrappolati nelle nostre illusioni, nel nostro sonno, nelle nostre vecchie abitudini e nei nostri schemi di comportamento. Lascia cadere la tua mente e i suoi dogmi, e muoviti all’interno. Là ti puoi rilassare nella tua verità più profonda, dove è già nota la differenza tra i sogni e il Reale.
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21. IL COMPLETAMENTO
Questa è la via dello Zen, non dire mai nulla di completo. Lo si deve comprendere: è una metodologia importantissima. Non dire tutto, significa dare all’ascoltatore un’opportunità per completare ciò che si è detto. Tutte le risposte sono incomplete. Il Maestro ti ha dato soltanto una direzione… Quando avrai raggiunto il limite della sua risposta, saprai ciò che resta. In questo modo, se qualcuno cercherà di comprendere lo Zen intellettualmente, fallirà. Non si tratta di una risposta alla domanda, ma di qualcosa di più - un’indicazione della realtà stessa. La natura di buddha non è qualcosa di remoto - la tua stessa consapevolezza è la natura di buddha. E la tua consapevolezza può ‘osservare’ le cose che compongono il mondo. Il mondo finirà, ma lo specchio rimarrà, e rifletterà il nulla.
Osho - Joshu: The Lion’s Roar - Chapter 5
Commento: Nella figura l’ultimo pezzo di un puzzle viene messo al suo posto, in corrispondenza del terzo occhio, il luogo della percezione interiore. Perfino nel perennemente mutevole flusso della vita ci sono momenti in cui giungiamo al completamento. In questi momenti siamo in grado di percepire l’intera figura, la somma di tutti i piccoli frammenti che hanno occupato la nostra attenzione tanto a lungo. Allorché lo schema si completa, possiamo sia essere disperati, perché non vogliamo che la situazione giunga a una fine, oppure possiamo essere riconoscenti, ed accettare il fatto che la vita è colma di molte fini e di nuovi inizi. Qualsiasi cosa abbia assorbito il tuo tempo e la tua energia, ora sta giungendo alla fine. Nel completarla, ripulirai lo spazio perché inizi qualcosa di nuovo. Usa questo intervallo per celebrare entrambe le cose: la fine del vecchio e il giungere del nuovo.
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22. IL MAESTRO
Al di là della mente esiste una consapevolezza intrinseca, che non ti è data dall’esterno, e non è un’idea. Finora nessun esperimento ha potuto scoprire un centro del cervello che corrisponde alla consapevolezza. Il lavoro della meditazione è proprio quello di renderti consapevole di tutto ciò che è
“mente”, e di disidentificarti da essa. Questa separazione è la più grande rivoluzione che possa accadere all’uomo. Ora puoi muoverti e fare solo ciò che ti rende gioioso, contento, ciò che ti soddisfa, che fa diventare la tua vita una cosa bellissima, un’opera d’arte. Ma questo è possibile solo se il maestro in te si è risvegliato. In questo momento il maestro è profondamente addormentato. E la mente, che è il servitore, recita il ruolo del maestro. Il servitore viene formato dal mondo esterno; segue il mondo esterno e le sue leggi. Quando la tua consapevolezza diventa una fiamma, può bruciare la schiavitù creata dalla mente. Non c’è benedizione più preziosa della libertà, dell’essere un maestro del proprio destino.
Osho - From the False to the Truth - Capitolo 7
Commento: Nello Zen, il Maestro non è un maestro per gli altri, ma un Maestro di se stesso. Ogni suo gesto e ogni sua parola riflettono il suo essere illuminato. Non è un insegnante con una dottrina da impartire, né un messaggero soprannaturale con una linea diretta con Dio, ma solo uno che è diventato un esempio vivente delle potenzialità più alte racchiuse all’interno di ogni essere umano. Nei suoi occhi, i discepoli vedono riflessa la loro stessa verità, e nel silenzio della sua presenza si immergono più facilmente nel silenzio del loro essere. La comunità di ricercatori che si raccoglie intorno al Maestro diventa un campo d’energia che sostiene l’unicità di ogni individuo perché trovi la propria luce. Quando trova quella luce, il discepolo arriva a comprendere che il Maestro presente all’esterno era solo un catalizzatore, un espediente per provocare il risveglio dell’interiorità.
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23. IL CREATORE
Nel mondo esistono due tipi di creatori: uno opera con gli oggetti - un poeta, un pittore opera con gli oggetti, crea qualcosa; l’altro tipo, il mistico, crea sé stesso.
Non lavora con gli oggetti, opera col soggetto; lavora su di sé, col proprio essere. È il vero creatore, il vero poeta, poiché fa di se stesso un capolavoro. Ognuno di voi porta in sé un capolavoro nascosto, però voi siete d’intralcio. Spostatevi, e il capolavoro verrà alla luce. Ognuno di voi è un capolavoro, perché Dio non fa nascere altro che questo: per molte vite tutti si portano dentro quel capolavoro nascosto, senza sapere chi sono, eppure tentando in superficie di diventare qualcuno. Lascia cadere l’idea di diventare qualcuno: sei già un capolavoro, non ti puoi migliorare. Devi solo arrivare a coglierlo, a conoscerlo, a realizzarlo. Dio stesso ti ha creato, non puoi migliorarti!
Osho - Ah, This! - Chapter 1
Commento: Il Maestro Zen di questa carta ha imbrigliato l’energia del fuoco ed è in grado di usarla per creare, anziché distruggere. Egli ci invita a riconoscere e a partecipare con lui alla comprensione che appartiene a coloro che hanno padroneggiato i fuochi della passione, senza reprimerli, o permettere loro di diventare distruttivi e perdere di equilibrio. È così integrato che non esiste più alcuna differenza tra chi è all’interno e chi è nel mondo esterno. Offre questo dono di comprensione e di integrazione a tutti coloro che arrivano da lui: il dono della luce creativa che scaturisce dal centro del suo essere. Il Re di Fuoco ci informa che qualsiasi cosa intraprendiamo in questo momento, con la comprensione che scaturisce dalla maturità, arricchirà le nostre vite e quelle degli altri. Usa tutte le tue capacità, qualsiasi cosa hai appreso dall’esperienza della tua vita: è tempo per te di esprimerti.
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24. CONDIVISIONE
Muovendoti verso l’alto fino al quarto centro - cioè il cuore - la tua vita diventa una condivisione d’amore. Il terzo centro ha creato l’abbondanza d’amore; raggiungendo in meditazione il terzo centro, sei divenuto così ricco d’amore e di compassione da strariparne, e ora vuoi condividerli. Accade nel quarto centro, nel cuore. Ecco perché, perfino nel mondo comune, la gente ritiene che l’amore scaturisca dal cuore. Per loro è solo un sentito dire; ne hanno sentito parlare, non lo conoscono, poiché non hanno mai raggiunto il loro cuore. Ma il meditatore, alla fine, raggiunge il cuore. Allorché raggiunge il centro del suo essere - il terzo centro - all’improvviso è travolto da un’esplosione d’amore e di compassione e di gioia e di beatitudine e di benedizioni così potente da colpire il suo cuore e da aprirlo. Il cuore si trova esattamente a metà rispetto ai tuoi sette centri - tre centri al di sotto, tre al di sopra. Hai raggiunto esattamente il punto centrale.
Osho - The Search: Talks on the Ten Bulls of Zen - Chapter2
Commento: La Regina di Fuoco è così ricca, una vera regina, che si può permettere di dare. Non le viene neppure in mente di fare calcoli o di mettere da parte qualcosa per il domani. Elargisce i suoi tesori senza limiti, accogliendo tutti, affinché partecipino all’abbondanza, alla fertilità e alla luce che la circondano. Quando incontri questa carta, essa suggerisce che anche tu sei in una situazione in cui hai un’opportunità di condividere il tuo amore, la tua gioia e le tue risate. E condividendo, scopri di sentirti ancora più ricco. Non occorre andare da nessuna parte o fare uno sforzo speciale. Scopri di poter gioire della sensualità, senza possessività o attaccamento; puoi dar vita a un bambino o a un nuovo progetto con lo stesso senso di appagamento della tua creatività. In questo momento, ogni cosa intorno a te sembra armonizzarsi.
Godine, radicati in quest’armonia, e lascia straripare l’abbondanza che esiste dentro di te e intorno a te.
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25. INTENSITÀ
Lo Zen afferma: considera tutte le parole sublimi e i grandi insegnamenti quali tuoi nemici mortali. Evitali, poiché devi trovare la tua fonte. Non devi essere un seguace, un imitatore. Devi essere un individuo originale; devi trovare da solo la tua essenza più intima, senza guida, senza l’ausilio di testi sacri. È
una notte oscura ma, sostenuto dall’intenso fuoco della ricerca, giungerai inevitabilmente all’alba.
Chiunque abbia bruciato del fuoco intenso della ricerca, ha visto alla fine sorgere il sole. Gli altri si limitano a credere. Coloro che credono non sono religiosi, semplicemente evitano la grande avventura della religione, limitandosi a credere.
Osho - Zen: Turning In - Chapter 10
Commento: Questa figura ha assunto la forma di una freccia, che si muove con una messa a fuoco su un unico punto, come fa colui che sa con esattezza dove sta andando. Si muove così velocemente da essere diventato pura energia. Ma la sua intensità non deve essere confusa con l’energia folle che spinge le persone a guidare l’auto a velocità supersonica per arrivare prima.
Questo tipo di intensità appartiene al mondo orizzontale dello spazio e del tempo; l’intensità raffigurata dal Cavaliere di Fuoco appartiene al mondo verticale del presente - è un segno che il presente è il solo momento che esiste, e questo spazio è il solo spazio. Quando agisci con l’intensità del Cavaliere di Fuoco, crei delle onde sulle acque che ti circondano: qualcuno si sentirà sollevato e rinfrescato dalla tua presenza, altri potrebbero sentirsi infastiditi o minacciati. Ma le opinioni altrui importano ben poco; in questo momento nulla ti può trattenere.
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26. DIVERTIMENTO
Allorché inizi a vedere la vita come qualcosa di non serio, un divertimento, ogni peso che grava sul tuo cuore scompare. La paura della morte, della vita, dell’amore - tutte scompaiono. Inizi a vivere con un senso di profonda leggerezza, quasi non avessi peso.
Diventi così leggero che puoi volare nel cielo sconfinato. Il maggior contributo dello Zen è averti dato un’alternativa all’uomo serio. L’uomo serio ha dato forma al mondo, l’uomo serio ha creato tutte le religioni. Ha creato tutte le filosofie, tutte le culture, tutte le morali; tutto ciò che esiste intorno a te è una creazione dell’uomo serio. Lo Zen è fuoriuscito dal mondo serio. Ha creato un mondo proprio, estremamente divertente, ricco di risate, in cui perfino i grandi Maestri si comportano come bambini.
Osho - Nansen: The Point of Departure - Chapter 8
Commento: Di rado la vita è seria come crediamo che sia e, quando riconosciamo quest’evidenza, essa ci risponde dandoci un numero sempre più grande di opportunità con cui giocare. La donna di questa carta sta celebrando la gioia di essere viva, simile a una farfalla emersa dalla sua crisalide nella luce densa di promesse. Questa figura ci ricorda del tempo in cui eravamo bambini e scoprivamo conchiglie sulla spiaggia, oppure costruivamo castelli di sabbia senza curarci del fatto che le onde potessero venire a lavarli via un attimo dopo. Questa donna sa che la vita è un gioco, e in questo momento recita la parte di un clown, senza alcun senso di imbarazzo e senza pretese.
Quando il Fante di Fuoco entra nella tua vita, è un segno che sei pronto per qualcosa di leggero e di nuovo. Qualcosa di meraviglioso si staglia all’orizzonte, e tu hai esattamente le qualità giuste di innocenza, di chiarezza e di divertimento che ti mettono in grado di accoglierlo a braccia aperte.
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27. GUARIGIONE
Ti porti dietro la tua ferita. Se è presente l’ego, tutto il tuo essere è una ferita. E tu te la porti dietro.
Nessuno è interessato a ferirti, nessuno vuole intenzionalmente ferirti. Tutti sono impegnati a salvaguardare la propria ferita, chi ha energia ulteriore? Eppure accade, poiché tu sei così pronto a essere ferito, così ben disposto, sei semplicemente in attesa, ti aspetti qualsiasi cosa. Non puoi toccare un uomo del Tao. Come mai? Poiché non c’è nessuno