Note
Introduzione
1 Lo Yemen è il terzo paese al mondo per possesso di armi pro capite secondo i dati dello «Small Arms Survey 2007», edito dalla Cambridge University Press, ci sono 54,8 fucili, mitra o pistole ogni 100 abitanti, donne e bambini compresi (http://www.smallarmssurvey.org/publications/by-type/ yearbook/small-arms-survey-2007.html).
2 Il 50 per cento della popolazione della regione, secondo le Nazioni Unite, ha meno di 24 anni. Vedi Barry Mirkin, Population Level, Trends and Policies in the Arab Region: Challenges and Opportunities, New York, UNDP, 2010, p. 9.
3 Vedi Mirkin, ibid., p. 13.
4 Nel loro saggio, L'incontro delle civiltà, trad. it. Milano, Marco Tropea, 2009, Emmanuel Todd e Youssef Courbage (storico e demografo il primo, demografo il secondo) hanno illustrato la modernizzazione in corso nel mondo arabo mettendo in relazione proprio gli indici di fertilità e quelli di alfabetizzazione: le nazioni dove i primi scendono e i secondi salgono sono, secondo gli autori, quelle dove è in corso una modernizzazione più rapida.
Quelle da essi indicate come esempi, Egitto e Tunisia, sono state protagoniste delle rivolte di inizio 2011.
5 The Arab Human Development Report 2005. The Rise of Women in the Arab World, New York, UNDP, 2005, pp. 78 e sgg.
6 Galal Fakkar, 30% of Saudi Student Scholars in US Are Women, in «Arab News», 1° dicembre 2011 (http://arabnews.com/lifestyle/offbeat/ article541204.ece).
7 Cfr. Robin Wright, The New Muslim Feminists, in «Reformist Women Thinkers in the Islamic World», Washington DC, Woodrow Wilson International Center for Scholars, 2009. Il libro della Wright, Dreams and Shadows: The Future of the Middle East, pubblicato nel 2008 a New York da Penguin Press, è quello che forse meglio di ogni altro spiegava, alla vigilia della Primavera araba, le forze contrastanti che si combattevano nei paesi del Medio Oriente: un braccio di ferro culminato poi negli avvenimenti del 2011.
8 The Arab Human Development Report 2005. The Rise of Women in the Arab World, cit, p. 5.
9 Ibid., p. 308.
10 Le sure sono i «capitoli» in cui si divide il Corano. Quelle meccane sono state le prime a essere rivelate al Profeta, quando appunto si trovava alla Mecca. Quelle rivelate dopo l'egira, ovvero la partenza per Medina, sono dette appunto medinesi.
11 Nasr Abu Zayd, Una vita con l'Islam, trad. it. Bologna, il Mulino, 2004, p. 96.
12 Nasr Abu Zayd, Islam e storia, trad. it. Torino, Bollati Boringhieri, 2002, pp. 81-83.
13 Per approfondimenti vedi Francesca Caferri, Noi egiziani vittime come gli occidentali, in «la Repubblica», 24 luglio 2005.
14 Amina Wadud, Il Corano e la donna. Rileggere il Testo Sacro da una prospettiva di genere, trad. it. Cantalupa (TO), Effatà Editrice, 2011.
15 Per approfondimenti vedi: Renata Pepicelli, Femminismo islamico. Corano, diritti e riforme, Roma, Carocci, 2010.
16 Vedi Francesca Caferri, Ma il velo è di sinistra?, in «D-La Repubblica delle donne», 4 dicembre 2010.
17 Vedi Francesca Caferri, La guerra santa delle regine di Al-Qaeda, in «la Repubblica», 24 marzo 2010.
I. Come un vulcano: l'Egitto 1 'Ala al-Aswani, La rivoluzione egiziana, trad. it. Milano, Feltrinelli, 2011, p.25.
2 Vedi Margot Badran, Feminists, Islam and Nation. Gender and the Making of Modem Egypt, Princeton, Princeton University Press, 1995, pp. 93 e sgg.
3 Per approfondimenti sulla figura di Hoda Sha'rawi vedi: Hoda Sha'rawi, Harem Years: The Memoirs of an Egyptian Feminist (1879-1924), New York, The Feminist Press, 1987.
4 All'esperienza in carcere è dedicato Memoirs from the Women's Prison, Berkeley - Los Angeles, University of California Press, 1994.
5 Nawal al-Sa'dawi, Una figlia di Iside, trad. it. Roma, Nutrimenti, 2002, p. 10.
6 Secondo i dati dell'UNICEF sono più del 90 per cento ancora oggi le bambine sottoposte a questa pratica, nonostante sia stata proibita per legge.
7 Nawal al-Sa'dawi, Harem Years: The Memoirs of an Egyptian Feminist (18791924), cit., pp. 67-68.
8 Vedi Francesca Caferri, Rania di Giordania è solo un bell'esempio. Le donne arabe devono ribellarsi sul serio, «Il Venerdì di Repubblica», 14 novembre 2008.
9 Nawal al-Sa'dawi, Harem Years: The Memoirs of an Egyptian Feminist (18791924), cit., pp. 161-162.
10 Nawal al-Sa'dawi, Walking through Tire, London, Zed Books, 2002, p. 75.
11 Per approfondimenti vedi Nawal al-Sa'dawi, Memoirs ofa Woman Doctor, San Francisco, City Lights Publishers, 2001.
12 Women and Sex è anche una durissima critica della pratica della mutilazione
genitale femminile. Dopo la prima pubblicazione è stato proibito in Egitto per 20 anni.
13 Per approfondimenti vedi Massimo Campanini, Storia dell'Egitto contemporaneo, Roma, Edizioni Lavoro, 2005.
14 Il blog è on line in arabo all'indirizzo http://wanna-b-a-bride.blogspot. com ed è diventato un libro tradotto anche in italiano. Ghada Abdel Aal, Che il velo sia da sposa!, trad. it. Milano, Epoche edizioni, 2009. Vedi anche Francesca Caferri, La Bridget Jones araba vuole il velo e un marito, in «la Repubblica», 11 novembre 2009.
15 Per approfondimenti vedi Mariz Tadros, Egypt, in Sanja Kelly e Julia Breslin (a cura di), Women's Rights in the Middle East and North Africa: Progress And Resistance, New York, Freedom House, 2010 (www.freedomhouse.org/ sites/default/files/inline_images/Egypt.pdf).
16 Per i dati aggiornati vedi il sito della World Bank (http://data.worldbank. org/topic/gender).
17 Aliyaa Shoukry e Rasha Mohammed Hassan, Clouds in Egypt's Sky.
Sexual Harassment: from Verbal Harassment to Rape, Cairo, Egyptian Center for Women's Rights, 2008.
18 'Ala al-Aswani, La rivoluzione egiziana, cit., p.189.
19 Il video della «ragazza dal reggiseno blu» ha fatto il giro dei media di tutto il mondo. Realizzato con un telefonino, mostra la ragazza aggredita e picchiata dai militari, mentre un giovane che cerca di difenderla viene preso a bastonate. È visibile su YouTube all'indirizzo http://www.youtube.com/ watch?v=lw7C0-NNPNE.
20 Il «6 aprile» è un movimento che a lungo ha chiesto riforme ed è diventato la colonna portante della Primavera egiziana. Nato nel 2008 per appoggiare lo sciopero che i lavoratori dell'importante città tessile di El-Mahalla El-Kubra programmavano appunto per il 6 aprile, ha poi proseguito l'attività diventando una vera e propria forza di opposizione. Fra le sue fila militano soprattutto giovani: il gruppo è stato fra i primi a coordinare le sue azioni via Internet.
21 'Ala al-Aswani, La rivoluzione egiziana, cit., p. 93.
22 Vedi Katherine Zoepf, A Troubled Revolution in Egypt, «The New York Times», 21 Novembre 2011 (http://www.nytimes.com/2011/11/21/world/ middleeast/a-troubled-revolution-in-egypt.html).
II. Il paese delle donne invisibili: lo Yemen
1 Saleh ha guidato prima lo Yemen del Nord e poi, dall'unificazione avvenuta nel '90, il paese intero. Per approfondimenti vedi Victoria Clark, Yemen.
Dancing on the Head of the Snakes, London, Yale University Press, 2010.
2 Vedi Francesca Caferri, Sumaya Ali Raja, candidata alla guida dello Yemen, in «Il Venerdì di Repubblica», 21 luglio 2006.
3 Il tasso di mortalità dei neonati è 69 su 1000, uno dei più alti del mondo arabo. Quello di fertilità di 5,5 figli per donna secondo i dati del Rapporto ombra sull'implementazione della Convenzione ONU CEDAW preparato dal Sisters' Arab Forum for Human Rights (SAF) nel 2007. Vedi pp. 9 e sgg.
4 Per approfondimenti vedi Farian Sabahi, Storia dello Yemen, trad. it. Milano, Bruno Mondadori, 2010.
5 Per approfondimenti vedi Elham Manea, Yemen, in Women's Rights in the Middle East and North Africa: Progress And Resistance, New York, Freedom House,
2010 (www.freedomhouse.org/sites/default/files/inline_images/Yemen.pdf).
6 La famiglia di Osama Bin Laden è originaria dello Yemen e nel paese Al-Qaeda gode di ampio seguito: migliaia di yemeniti hanno combattuto in Iraq e Afghanistan. A lungo sono stati il gruppo nazionale più numeroso fra i detenuti del carcere di massima sicurezza americano di Guantanamo.
7 Nojoud Ali, con Delphine Minoui, Io, Nojoud, dieci anni, divorziata, trad. it.
Milano, Piemme, 2009.
8 Ibidem.
9 Secondo i dati del 2007 diffusi dal National Commitee on Women, il 57,4 per cento delle ragazze fra i 15 e i 17 anni sono analfabete, contro il 12,1 per cento dei ragazzi della stessa età.
10 Francesca Caferri, Karman, dalla piazza al Nobel. O adesso o mai: la gente vince», in «la Repubblica», 7 ottobre 2011.
11 Nello Yemen hanno avuto origine sia l'attacco del Natale 2009, quando un terrorista cercò di farsi esplodere sul volo Amsterdam-Detroit, sia il fallito attentato con pacchi bomba piazzati nell'autunno del 2010 su aerei cargo diretti negli Stati Uniti.
12 Vedi Ulf Laessing, Yemen Water Crisis Eclipses Al-Qaeda Threath, «Reuters», 17 febbraio 2010 (http://www.reuters.com/article/2010/02/17/ us-yemen-water-idUSTRE61G21P20100217).
13 Per il discorso integrale vedi http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/ peace/laureates/2011/karman-lecture_en.html.
14 A dicembre 2010 solo il 9,96 per cento degli yemeniti aveva accesso alla rete contro il 34 per cento dei tunisini e il 24,26 per cento degli egiziani. Vedi Arab Social Media Report, Facebok Usage: Factors and Analysis, Dubai, Dubai School of Government, 2011, p. 12.
III. Non puoi vincere una corsa con la macchina rotta: l'Arabia Saudita
1 Vedi Perpetual Minors: Human Rights Abuses stemming from Male Guardianship and Sex Segregation in Saudi Arabia, New York, Human Rights Watch, 2008
(http://www.hrw.org/sites/default/files/reports/saudiarabia0408_l.pdf).
2 Per approfondimenti vedi Robert Lacey, Inside the Kingdom. Kings, Clerics, Modernists, Terrorists and the Struggle for Saudi Arabia, London, Viking, 2009.
3 National Millennium Development Goals Report 2009: Saudi Arabia, New York, UNDP, 2009.
4 Si tratta di 168 miliardi di rial sauditi su un totale di 690 miliardi di spese pubbliche previste per il 2012. Vedi Abdul Ghafour, Spending on King Abdullah Scholarships Hits SR20 Billion, in «Arab News», 29 dicembre
2011 (http://arabnews.com/saudiarabia/article555270.ece).
5 Per approfondimenti vedi Eleanor Abdella Doumato, Saudi Arabia, in Sanja Kelly e Julia Breslin (a cura di), Women's Rights in the Middle East and North
Africa: Progress And Resistance, New York, Freedom House, 2010, p. 438 (www. freedomhouse.org/sites/default/files/inline_images/Saudi%20Arabia.pdf).
6 Le donne sono il 45 per cento della popolazione e il 60 per cento dei laureati ma solo il 10,7 per cento della forza lavoro: il 78,3 per cento delle disoccupate sono laureate. La maggior parte delle donne, inoltre, è impiegata nel settore pubblico: solo lo 0,8 per cento del totale dei lavoratori del settore privato. Vedi Al Masah Capital Ltd, The Saudi Woman: A Catalyst for Change?, Grand Cayman, 2010 (http://www.almasahcapital.com/uploads/media/
Saudi_Women_-_Released__3-Aug-10__10.pdf).
7 Vedi Francesca Caferri, La foto del re con quelle donne senza velo, in «la Repubblica», 2 maggio 2010.
8 Negli anni precedenti era stato lo stesso Abdullah a chiamare per la prima volta le donne nell'assemblea, ma alle prescelte non era consentito votare, solo assistere ai lavori e fare da consulenti.
9 Un primo bilancio delle riforme di re Abdullah si può trovare in Looser Rein, Uncertain Gain. A Human Rights Assessment of Five Years of King Abdullah's Reforms in Saudi Arabia, Human Rights Watch, New York, 2010.
10 Vedi Francesca Caferri, La sfida di Manal: guido l'auto contro i pregiudizi, in «la Repubblica», 23 maggio 2011.
11 Vedi The FP Top Global Thinkers, in «Foreign Policy», dicembre 2011 (http://www.foreignpolicy.com/articles/2011/11/28/ the_fp_top_100_global_thinkers?page=full).
12 Bruce Etling, John Kelly, Robert Faris e John Palfrey, Mapping the Arabic Blogosphere: Politics, Culture and Dissent, Berkman Center for Internet and Society, Harvard University, 2009.
13 Samer Marzouq, 66% of facebook users in Saudi Arabia are male, 54% are between 19-29 years old, in «Jazarah.net», aprile 2010 (http://jazarah.net/66offacebook).
14 The Methodology of Saudi Youth when Utilizing Social Networking Sites, Riyadh, King Saud University, 2010.
15 Vedi Francesca Caferri, I miei versi in tv per dire no ai fondamentalisti, in «la Repubblica», 6 aprile 2010.
16 Vedi Francesca Caferri, Dalla lingerie agli affari: la rivolta delle saudite, in «la Repubblica», 16 febbraio 2010.
17 Al Masah Capital Ltd, The Saudi Woman: A Catalyst for Change?, cit., p.15.
18 Il tasso di disoccupazione fra gli uomini in Arabia Saudita è stimato fra il 10,8 (dato ufficiale) e il 25 per cento (diversi centri studi). La maggior parte dei disoccupati ha meno di 25 anni. Fonte Saudi Arabia, in «Cia - World Factbook 2011» (https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/sa.html).
IV. Il mio nome è Donna: l'Afghanistan
1 Living with Violence: A National Report on Domestic Abuse in Afghanistan, Global Rights, 2008 (http://www.globalrights.org/site/DocServer/final_
DVR_June_16.pdf).
2 The Situation of Women in Afghanistan, Kabul, UNIFEM, 2008.
3 Secondo il sito icasualties.org nel 2005 i morti fra i soldati stranieri furono 131, 191 nel 2006, 232 nel 2007, 295 nel 2008 e 521 nel 2009. Per quanto riguarda i civili, le Nazioni Unite e le ONG stimano i morti in circa 1000 nel 2006, 2000 nel 2007, 2118 nel 2008, 2412 nel 2009.
4 Francesca Caferri, Fra le poliziotte e le maestre di Kabul: se tornano i Taliban per noi è la fine, in «la Repubblica», 29 marzo 2009.
5 Tonita Murray, The Darkest Hour Before the Daun? A Case Study of the Status of Women in Afghan National Police 2009, ministero dell'Interno, giugno 2009.
6 Nel 2008 le donne nella polizia e nell'esercito afghani erano rispettivamente lo 0,4 per cento e lo 0,6 per cento del totale, secondo i dati UNIFEM.
Nel 2011, i dati del ministero degli Interni afghano parlavano di 1100 ufficiali di polizia donne in tutto il paese, di cui 500 concentrati a Kabul. L'obiettivo è arrivare a 5000 entro il 2014.
7 National Risk and Vulnerability Assessment (NRVA) 2007/8, Central Statistics Organization of Afghanistan (http://cso.gov.af).
8 High Stakes: Girls' Education in Afghanistan, London, OXFAM, 2011, pp. 4-9.
9 Rachel Reid, Afghanistan, Who Benefits from Taliban Revisionism, in «The Guardian», 21 gennaio 2011.
10 Alcuni dei passaggi più delicati furono emendati, ma molti sono rimasti anche nel testo finale, approvato nel luglio 2009: ad esempio una ragazza può essere sposata contro la sua volontà e la custodia dei figli resta affidata ai padri.
11 International Crisis Group, Aid and conflict in Afghanistan, Asia Report n. 210, 4 agosto 2011, p. 16 (www.crisisgroup.org/en/regions/asia/southasia/afghanistan/210-aid-and-conflict-in-afghanistan.aspx).
12 All'indirizzo web http://awwproject.org sono pubblicate le lettere inviate all'Afghan Women's Writing Project. Vedi anche Francesca Caferri, «Noi, afgane al tempo dei Taliban»: in un blog paure e speranze delle afgane, in «la Repubblica», 20 luglio 2010.
V. Acque in tempesta: il Pakistan
1 Per approfondimenti vedi Zahid Hussain, Frontline Pakistan. The Struggle with Militant Islam, London - New York, Tauris e Columbia University, 2007.
2 Benazir Bhutto, Riconciliazione. L'Islam, la democrazia, l'Occidente, trad. it.
Milano, Bompiani, 2008.
3 Benazir Bhutto, Figlia del destino, trad. it. Milano, Leonardo, 1991.
4 Francesca Caferri, Dopo Benazir, in «D-La Repubblica delle donne», 6 dicembre 2008.
5 World Report 2009: Pakistan, Human Rights Watch (http://www.hrw. org/asia/pakistan).
6 Simy Zafar, Pakistan: Women Rights and Ground Realities, Working Women's Organization, 7 gennaio 2009 (http://www.wluml.org/fr/node/5364).
7 La Hudood Ordinance fu introdotta dal generale Zia nel '79 su ispirazione degli islamisti che appoggiavano il suo governo. È stata in parte riformata dal Women's Protection Bill del 2006 e di nuovo da una legge del 2011,
che ha apportato ulteriori miglioramenti allo status delle donne pachistane: la norma è passata dopo mesi di dure battaglie in Parlamento dei partiti conservatori, che hanno tentato di bloccarla.
8 Per approfondimenti vedi International Crisis Group, Pakistan: Madrasas, Extremism and the Military, Asia Report n. 36, 29 luglio 2002 (www. crisisgroup.org/en/regions/asia/south-asia/pakistan/036-p.ikist,inmadrasas-extremism-and-the-military.aspx).
9 Il 65 per cento degli uomini sanno leggere e scrivere contro il 35 per conto delle donne, secondo le statistiche annuali delle Nazioni Unite.
10 Vedi Francesca Caferri, Lei guida ancora noi donne verso la democrazia, in «la Repubblica», 7 settembre 2008.
11 Raza Rumi, Pakistan: Democracy, Three Years latef: An interview with Ali Dayan Hasan, Human Rights Watch, 5 aprile 2011 (http://www.hrw.org/ news/2011/04/05/pakistan-democracy-three-years-later).
12 Fasih Ahmed, Stubborn Sherry Rehman, in «Newsweek», 13 marzo 2011.
13 Francesca Caferri, Asia Bibi parla dalla cella: «Salvatemi dal Pakistan», in «la Repubblica», 27 marzo 2011.
14 Asia Bibi e Anne-Isabelle Tollet, Blasfema. Condannata a morte per un sorso d'acqua, trad. it. Milano, Mondadori, 2011, p. 15.
15 Ibid., p. 19.
16 Ibidem.
VI. Un pianeta senza pareti: il Marocco
1 Fatema Mernissi, La terrazza proibita. Vita nell'harem, trad. it. Firenze, Giunti, 2007, p. 7.
2 Ibid., p. 162.
3 Ibid., p. 114.
4 Ibid., p. 13.
5 Ibid., p. 187.
6 Ibid., p. 191.
7 Ancora nel 1977, nessuna candidata venne eletta al Parlamento di Rabat, nonostante le donne fossero il 50 per cento degli elettori. Dalle urne per le municipali del 1983 in trentasei emersero con la carica di consiglieri comunali, contro più di sessantacinquemila uomini.
8 Fatema Mernissi, Donne del Profeta. La condizione femminile nell'Islam, trad. it. Genova, ECIG, 1992.
9 Fatema Mernissi, Le sultane dimenticate. Donne capi di Stato nell'Islam, trad. it.
Torino, Marietti, 1992; Islam e democrazia. La paura della modernità, trad. it. Firenze, Giunti, 2002; Karawan. Dal deserto al web, trad. it. Firenze, Giunti, 2004.
10 Fatema Mernissi, Islam e democrazia. La paura della modernità, cit., p. 17.
11 Francesca Caferri, Le donne dell'Islam. Fatema Mernissi racconta la loro rivoluzione, in «la Repubblica», 20 settembre 2008.
12 Il referendum popolare chiamato ad approvare o bocciare le modifiche nell'estate del 2011 è finito con un «sì» convinto all'azione del sovrano.
I promotori delle manifestazioni di protesta avevano invitato al boicottaggio,
sostenendo che ci fosse bisogno di molto più: ma a prevalere è stato ancora una volta lo spirito di compromesso.
13 Francesca Caferri, Salma, la principessa scalza e le libere donne del Marocco, in «la Repubblica», 30 luglio 2006.
14 Francesca Caferri, Marocco, l'arma del partito islamico: donne in lizza ma senza il velo, in «la Repubblica», 7 settembre 2007.
15 Francesca Caferri, Rivoluzione a Rabat, in «D-La Repubblica delle donne», 16 febbraio 2008.
16 Francesca Caferri, Lontana dal re, vicina a Dio, in «D-La Repubblica delle donne», 27 ottobre 2007.
17 Myriam Jebbor, À l'heure du changement, in «Femmes du Maroc», maggio 2011, p. 20.