Appendice VI

Una nota per i terapeuti

Come terapeuti che stanno aiutando una persona con binge eating, potete assumere uno dei due ruoli rispetto a questo programma di autoaiuto. Potete aiutare direttamente la persona a seguire il programma (“autoaiuto guidato”), oppure potete fornire una tipologia completamente diversa di terapia, mentre contemporaneamente lo sostenete rispetto all’uso di questo programma. In quest’ultimo caso, potete avere nessun, o poco, coinvolgimento diretto con l’utilizzo che fa il paziente del programma. Ma anche se seguite questo secondo approccio, vi consigliamo di approfondire la vostra conoscenza del programma poiché potrebbe entrare in conflitto con la tipologia di aiuto che state fornendo al vostro paziente.

Un gruppo di ricerca importante negli Stati Uniti e anche altri altrove hanno dimostrato che l’autoaiuto guidato è una modalità potente per aiutare le persone che si abbuffano. È certamente un ottimo primo passo. Coinvolgete la persona che segue il programma supportandola con sedute regolari. Queste possono essere abbastanza brevi (durata inferiore ai 30 minuti) e non devono necessariamente essere fissate settimanalmente, anche se sarebbe meglio iniziare in questo modo. Dato che l’obiettivo del programma è che “il paziente diventi terapeuta di se stesso”, il vostro ruolo si dovrebbe differenziare dalle forme di terapia convenzionali. Nell’autoaiuto guidato voi potete avere la funzione del facilitatore. Il vostro ruolo principale è quello di monitorare i progressi della persona, incoraggiarla e, in momenti di difficoltà, aiutarla a identificare le soluzioni dall’interno del programma stesso. Per fare questo, è necessario averne una buona conoscenza.

Un aspetto importante del programma di autoaiuto guidato è mantenere la persona motivata. Guardare il diario di monitoraggio all’inizio di ogni sessione è un buon modo per raggiungere l’obiettivo, dato che vengono identificati e sottolineati i progressi effettuati. Un altro aspetto legato al vostro ruolo è assicurarsi che la persona segua il programma con un ritmo adeguato. Alcune persone vogliono seguirlo troppo velocemente, mentre altre troppo lentamente. Le sezioni intitolate “Quando passare oltre” forniscono delle chiare linee guida per capire quando è il momento di passare allo step successivo. Un terzo ruolo che ha il terapeuta è quello di mantenere la persona focalizzata sull’obiettivo del programma, ovvero liberarsi dalle abbuffate. Mentre si rivestono questi ruoli, ricordate di stare sullo sfondo: l’autoaiuto guidato è comunque una forma di “autoaiuto”, la figura centrale è il paziente stesso cui viene chiesto di diventare il terapeuta di se stesso.

C’è un altro modo in cui può essere utilizzato questo libro. Dato che fornisce molte informazioni e consigli, può essere integrato ad approcci più convenzionali di terapia. Per esempio, è ampiamente utilizzato in associazione alla farmacoterapia, alla terapia cognitivo-comportamentale, e ad altre terapie psicologiche disponibili. Inoltre, è spesso utilizzato da pazienti ricoverati.