SENZA I QUALI...
Molte persone mi hanno aiutato (che fosse o no la loro intenzione) a scrivere questo libro. Lo hanno fatto rispondendo alle mie domande, ponendo a me le loro domande, o spesso semplicemente lasciandosi sfuggire delle banalità, che all'epoca sembrarono interessanti.
Devo ringraziare (perché mi arresteranno se non lo faccio) la polizia di Grampian per tutto l'aiuto che mi ha dato, non solo con questo libro, ma anche con quelli che lo hanno preceduto. Un ringraziamento speciale va al dirigente generale Jim Bilsland, per le informazioni fornite e per i suoi inestimabili racconti di com'era la polizia negli anni Ottanta – cose che non oso ripetere. E anche a Linda Cottriall, per avermi spiegato con dovizia di particolari in cosa consiste il lavoro di un agente di polizia addetto al servizio di assistenza sociale alle famiglie.
Ancora una volta Ishbel Gall, quella decana dell'obitorio, mi ha aiutato in un modo incredibile, specialmente negli aspetti più... cannibaleschi della storia. Se non fosse così brava Ishbel sarebbe una donna da metter paura. Se sono riuscito a descrivere accuratamente l'iter amministrativo e il lavoro di procedura è stato grazie a queste persone. Mentre là dove ho pasticciato, è stato solo e soltanto grazie a me stesso.
Voglio ringraziare Frank Clark e Bruce Fraser della Mclntosh Donald per avermi fatto vedere come funziona un vero e proprio mattatoio, come pure Keir Allen e Duncan Oswald per averli convinti a farlo. Grazie, ragazzi; è stata una rivelazione, nel vero senso della parola.
Altri ringraziamenti vanno a Danny Stroud, per l'avvincente tour del Porto di Aberdeen; a Szymon Krygiel, per avermi insegnato a imprecare in polacco; Christopher Croly per delle informazioni storiche molto interessanti; tutta quella brava gente a Trinity Hall; e non dimentichiamo Val McDermid, Tammy Jones, Mark Billingham, Bernard Cornwell, John "Spanky" Rickards, Allan Guthrie, Stuart Singer dei Redgarth, e il fu, il grande R.D. Wingfield, la cui mancanza sarà sentita da tutti. Ispirazione, birra e parolacce, in pari misura.
Ma altri grazie ancora, questa volta a: Philip Patterson – non solo un grande agente, ma anche un amico e imitatore di scimmie di prim'ordine; poí a Luke, Isabella, Jacquie e tutti gli altri alla Marjacq manoscritti. Alla casa editrice HarperCollinsi specialmente la brillante Jane Johnson e la sfavillante Sarah Hodgson; la stupenda Amanda; Fiona, Louísa e la ciurma del settore pubblicità; Lucy, Airlie e il gruppo che si occupa dei diritti d'autore; Clive, Wendy e gli addetti alle vendite nel Regno Unito; Sylvia, Damon e il team delle vendite all'estero; Leisa e quegli artisti del marketing; Andrew e Dom per il design di interni ed esterni. E poi Kelley Ragland alla St. Martin's Press, e James Oswald per il suo barbuto acume.
Voglio anche ringraziare Tom e Hazel Stephen, che per apparire come vittime in questo libro hanno donato una cospicua cifra a "Books Abroad" — ottima scelta!
Per rendere i ritagli di giornale il più veritieri e realisti possibile ho dovuto ricattare alcuni membri della mia famiglia affinché si facessero fotografare da me: mio fratello Christopher, che appare come Ken Wiseman; mia cognata Catherine che appare come Catherine Davidson; e una strana signora di Fife, che finse dí essere Valerie Leith. (Le fotografie dei negozi, località e quant'altro, che appaiono in questo libro, sono state ottenute usando i trucchi fotografici di Adobe Photoshop).
E in ultimo, ma non per questo meno importante, devo ringraziare mia moglie Fiona per le improvvise e inaspettate tazze di tè e per aver tollerato tutta una serie di domande, incoerenti e bizzarre da parte mia; e la mia piccolina, Grendel, per tutti quei pezzettini di topo mezzi masticati che mi portava.
E adesso un messaggio per l'Ente del Turismo di Aberdeen. Vi prometto che il prossimo libro sarà ambientato in estate. Contenti?