18
Lorenzo
Sabato 12 Maggio 00:50 a.m.
Sono ancora sveglio.
Quanto sarà passato?
Dieci minuti?
Venti?
Mezz’ora?
Non ne ho idea.
Credevo che avessimo chiarito tutto! Ne abbiamo parlato, riso, ci siamo presi in giro, sembrava essere tutto a posto, no?
Ma ora mi rendo conto che non è assolutamente così e quello che è successo poco fa ne è la chiara dimostrazione.
È bastato sfiorarci per sbaglio le labbra che per poco non ci saltiamo addosso!
Un tempo ci saremmo scostati schifati, perché la sola idea di baciare Bamby sulla bocca mi dava la pelle d’oca perché sarebbe equivalso a commettere un atto di incesto bello e buono!
Mentre ora… ora no.
Assolutamente non è stato come baciare una sorella.
Nemmeno una cugina.
E quell’attimo dove le nostre bocche erano nuovamente a pochi millimetri l’una dall’altra me l’hanno chiarito più che mai questo concetto.
Merda!
Ora siamo decisamente nella merda fino al collo.
Cerco di tendere un orecchio per tentare di carpire il più piccolo movimento provenire dal suo lato del letto.
Tutto tace.
Forse lei è riuscita a prendere sonno.
Come ha fatto?
Io sono più teso di una corda di violino! Ho paura di muovermi. Ho paura che lei possa svegliarsi e chiedermi come mai non dormo ancora. Non so cosa potrei risponderle. Magari potrei dare la colpa al caffè, anche se non l’ho bevuto!
Che pasticcio. Non sono mai stato così nervoso nel dormire nel medesimo letto con lei! Prevedo davvero una lunghissima nottata.
Sabato 12 Maggio 01:03 a.m.
Accidenti!
Ho il braccio destro completamente addormentato. Farà se mi muovo per cambiare lato? In fondo mentre si dorme è normale muoversi, no?
Okay… ora mi metto a pancia sopra. Di solito prendo meglio sonno in questa posizione.
Lentamente. Fai movimenti fluidi, senza fretta o la svegli. Piano Lorenzo... fai piano.
Fatto!
Ah! Ora va decisamente meglio e il braccio sta pian piano smettendo di formicolare.
Getto un’occhiata fugace verso Bamby. È ancora immobile.
Strano! Lei normalmente di notte non fa che muoversi! Sembra costantemente lottare con cuscino e materasso quando dorme e io devo stare ben attento a evitare che mi molli qualche calcio o gomitata.
Mentre stanotte sembra fin troppo immobile.
Davvero insolito!
Sabato 12 Maggio 01:05 a.m.
Ah no! Ora si sta muovendo.
Trattengo il respiro fino a quando torna il silenzio per paura che percepisca in qualche modo che io sono ancora sveglio.
Le lenzuola frusciano ancora qualche istante, poi si ferma nuovamente.
Volto la testa per controllarla. Si è messa nella sua posizione preferita, a pancia sotto, con il volto costantemente girato dall’altra parte. La luce argentea della luna delinea i contorni del suo corpo nuovamente immobile, donando una sorta di luce eterea ai suoi capelli neri. Quasi come fosse una specie di aureola.
Il respiro mi pare regolare e lei sembra seriamente molto rilassata, quindi realmente sono solo io a tormentarmi su tutta questa assurda situazione?
Dannazione!
Non so davvero cosa mi sta succedendo!
So solo che tutta questa storia non va affatto bene.
Bamby è un’amica. La mia migliore amica. Una di famiglia aggiungerei. E l’ultima cosa che devo fare è guardarla come di solito guardo una bellissima ragazza, perché questo non ci porterà a nulla di buono.
Prendo un profondo respiro e cerco di rilassarmi il più possibile. Magari inizio anche a contare le pecore… aiutassero a prendere sonno!
Sabato 12 Maggio 01:30 a.m.
Niente da fare. Le pecore non funzionano.
Mi sfrego la faccia frustrato. Vorrei accendere la tivù, ma rischio di svegliarla, così afferro il cellulare e prendo a navigare un po’.
Noto immediatamente l’icona di WhatsApp che mi avverte che ho una cosa come 57 messaggi in due chat. Sono sicuramente tutti quelli non letti da parte di quel rincretinito del mio amico Alex e dei miei fratelli che mi hanno mandato durante la serata, ai quali non ho più risposto e sto per cancellarli a prescindere senza aprirli, ma poi decido di leggerne qualcuno per pura curiosità. Tanto devo ingannare il tempo fino a quando non mi viene sonno!
Vedo che 25 sono del mio amico Alex e 32 di quei rompiscatole dei miei fratelli nella nostra chat personale.
Apro per primi quelli di Alessandro.
-Come sta andando?-
-A proposito, come è vestita quello schianto di Baby? Mi mandi una foto?-
-Eddai! Che sarà mai una foto?-
-Guastafeste!-
E poi va avanti ancora per almeno altri dieci messaggi pieni di faccine che piangono perché vuole a tutti i costi una foto di Barbara.
Un cazzotto sul naso ecco cosa gli darei io, altro che foto! E poi cosa vuole farci con le foto di Bamby? No. Aspetta. Non lo voglio sapere, che al solo pensiero sento già i miei denti stridere. Maledetto maniaco!
Vado direttamente agli ultimi, che forse è meglio.
-Come mai non rispondi?-
-Dai amico! A parte gli scherzi, voglio solo sapere come va, niente più battutine, giurin giurello!- il tutto decorato da una serie infinita di smile sorridenti con sopra l’areola.
Niente più battute. See… come no!
Gli altri sono tutti più o meno simili. In alcuni mi chiede se ci sono addirittura ragazze scopabili. L’ha detto lui, non io.
Gli rispondo con un semplice: -Maniaco!- senza aggiungere nient’altro. Non si merita un mio resoconto sulla serata, anche perché oso solo immaginare cosa comporterebbe!
Inviato passo a quelli dei miei fratelli.
Gli do una letta veloce ma, essendo monotematici, chiudo subito l’app. e poi prendo a scorrere le foto scattate stasera.
È una nostra abitudine farne di continuo. Normalmente sono in pose sceme, o da ubriachi, ma vista l’occasione stasera ci siamo messi a scattarne di più serie e composte, anche perché non credo che Annina e Laryn avrebbero preso bene il fatto che Bamby mi si arrampicasse sulle spalle solo per riuscire a scattarci un selfie acrobatico, o che ci spogliassimo per buttarci in piscina scattando foto subacquee mezzi nudi, o mentre beviamo shottini, su shottini, con me che le lecco il sale dalla clavicola.
Sì! L’abbiamo fatto davvero! E più di una volta! Ho delle foto che lo dimostrano.
Ma di sicuro mi sarebbe piaciuto vedere le loro facce diventare pallide o di quel particolare verdolino che precede il vomito mentre ci fissavano allibiti fare le nostre solite scemate da venerdì sera!
Ma abbiamo deciso di fare i bravi bambini, scattando foto da tipica coppia di fidanzatini.
Devo ammettere che siamo riusciti bene. Anzi… siamo decisamente una bella coppia! Tsk! Alessio deve aver rosicato parecchio nel vederci!
Le scorro tutte e mi fermo a fissarne una in particolare.
Io e Bamby che facciamo cin-cin con i nostri bicchieri di champagne durante l’aperitivo, mentre lei sorride all’obbiettivo e io… io sto guardando lei.
Non ci avevo fatto caso da principio, ma in quasi ogni scatto io non le scollo gli occhi di dosso.
È che stasera era davvero uno schianto!
È sempre molto bella, intendiamoci, ma stasera… con quell’abitino davvero succinto, i tacchi… lei non usa mai quel genere di abbigliamento e mi ha reso davvero complicato il non fissarla completamente rapito. Sarà che non ci sono per nulla abituato a vederla in una veste così provocante e femminile!
Ingrandisco l’immagine e mi incanto sul suo volto, incapace di fissare altro al momento. Il suo classico sorriso spontaneo e radioso, gli occhi color cacao caldi e magnetici… Gesù! Ma che cosa mi sta succedendo?
Perché ora la guardo come se la vedessi realmente per la prima volta?
Sono stanco.
Stanco di questi pensieri. Stanco di questa tensione, così, dato che il sonno continua a ignorarmi e a prendersi beffe di me, apro uno dei vari giochi che ho scaricato nel telefonino e cerco di passare un po’ il tempo, cercando di ignorare certi astrusi pensieri.
Sabato 12 Maggio 03:20 a.m.
Mi sveglio di scatto.
Non mi ero nemmeno reso conto di essermi finalmente addormentato!
Devo averlo fatto con il cellulare ancora fra le mani, perché mi è scivolato sul materasso e per poco non lo schiacciavo nel sonno!
Lo riappoggio sul comodino accanto a me e sfregandomi un occhio mi rannicchio su un fianco, rivolto verso l’altro lato del letto. Stiracchiandomi le gambe, mi accorgo che nel sonno anche Bamby si è voltata verso di me.
È un po’ buio nella stanza, ma riesco comunque a scorgere i suoi lineamenti, i capelli completamente arruffati un po’ davanti al viso, le labbra carnose dischiuse e una mano mollemente abbandonata davanti al mento.
Senza accorgermene mi incanto a osservarla dormire, mentre i denti mi trafiggono istintivamente il labbro inferiore.
Credo stia facendo un sogno davvero interessante, perché ha un mezzo sorrisetto furbo stampato in volto. Chissà cosa sta sognando la mia maialina?
Inevitabilmente mi metto a ridacchiare al pensiero di lei che fa sogni sconci su qualcuno… anche se, forse (e vorrei sottolineare la parola forse con un bel grassetto e un evidenziatore giallo) il fatto che lei magari ora stia facendo un sogno erotico su qualcuno, come dire, mi rende un po’ irritato.
Perché sono irritato?
Perché sono un coglione, ecco perché!
Inizio a mordicchiarmi convulso il labbro inferiore sentendomi curiosamente irrequieto, mentre non smetto un solo secondo di fissarla.
La mia mano all’improvviso si allunga verso di lei per spostarle qualche ciuffo nero e morbido dietro la testa, liberandole un po’ lo sguardo, prendendo poi a seguire il contorno della mandibola liscia, approdando sulla sua bocca dischiusa.
La sfioro, l’accarezzo ricordando ogni minimo dettaglio di quello che ho provato quando erano la mia bocca, la mia lingua e i miei denti a toccarla e una potente scarica mi si propaga per tutto il corpo, rendendomi pericolosamente rigido.
Merda! Merda merdissima!
E ora?
Faccio per far scorrere le mie dita lungo il suo collo, oramai incapace di frenare le mie azioni e questo strano e nuovo desiderio, con il cervello sempre più sveglio e sempre più annebbiato dall’eccitazione, quando vedo lei muoversi e le sue palpebre fremere.
Lesto ritiro il braccio, ma non faccio in tempo a cambiare posizione che apre gli occhi e per un breve momento i nostri sguardi si incrociano.
Rimango immobile senza sapere cosa fare, trattengo persino il respiro, con l’impellente voglia di avvicinarmi a lei e toccarla ancora. Di più. Più a fondo. Ma come lei prende a stropicciarsi gli occhi, sbadigliando vistosamente, io mi ridesto da questo assurdo stato di eccitazione e svelto le do le spalle, tentando di darmi una calmata.
Bamby non dice nulla, ma un nuovo sbadiglio e un nuovo frusciare di lenzuola mi fa capire che molto probabilmente si è rimessa a dormire.
Tiro un profondo respiro e tento di schiarirmi le idee, sperando di riprendere in breve sonno.
Sabato 12 Maggio 03:40 a.m.
Niente da fare. Il sonno non torna e la mia eccitazione non passa. Mi sento davvero a disagio nello stare nel medesimo letto con lei duro come una roccia. A disagio e sporco.
Non è la prima volta che mi succede. Praticamente ho un’erezione ogni mattina. Con o senza di lei. Ma anche in quelle occasioni in cui mi sveglio così con lei accanto, Bamby non ne è mai stata l’artefice e in sole ventiquattro ore lei è la diretta responsabile di ben tre alza bandiera.
Non è una cosa normale!
Stanco di questa situazione, mi alzo e svelto mi chiudo in bagno.
Accendo la luce e mi appoggio con le mani al lavello in porcellana bianco, incassando la testa nelle spalle prendendo innumerevoli respiri profondi. Non funzionano. Il mio amico dei piani bassi continua a scalpitare e a tirare per essere liberato dai boxer.
Cazzo!
Apro il rubinetto d’acqua fredda e mi ci sciacquo la faccia e il collo, poi mi passo le mani ancora bagnate fra i capelli sciolti, districando qualche nodo, gettandomeli all’indietro, leccando qualche gocciolina d’acqua fredda che mi scivola accanto alle labbra con la lingua.
Sollevo lo sguardo per incrociarlo con il me stesso dentro lo specchio. Cielo che faccia sbattuta! Mi sembra di essere stato rinchiuso dentro un frullatore! Domani dovrò girare tutto il giorno con gli occhiali da sole e farmi una flebo di caffè se non voglio crollare a metà giornata!
Comunque sono costretto a constatare che nemmeno l’acqua è servita a farmi sbollire.
«La vuoi smettere di rompere?» sibilo sottovoce guardando il mio ex fedele amico con aria truce.
Ma lui, da bastardo qual è, mi ignora completamente. Anzi! Sembra ergersi ancora di più con fare fiero e sfottò!
Se avessi una bacinella di ghiaccio mi ci siederei sopra!
Prendo un numero infinito di profondi respiri, cercando di pensare a cose tremendamente noiose, ma niente. Sono sempre uguale.
Quindi… a questo punto… l’unica cosa che mi resta da fare è risolvermela da solo. Non posso davvero tornare in camera conciato così!
Mi abbasso i boxer, mi appoggio al lavandino e chiudo gli occhi, intanto che con la destra afferro la fonte di tanti guai e inizio ad accarezzarmi con irruenza. Non c’è bisogno di fare le cose con calma al momento. Prima arrivo al finale e meglio è!
Muovo velocemente la mano su e giù, accarezzandomi la punta col pollice, mordendomi forte il labbro inferiore per evitare a un qualsiasi gemito di fuoriuscirmi dalla bocca. L’ultima cosa che mi serve è che Bamby si accorga di me e scopra cosa sto facendo!
Sono quasi arrivato, quando all’improvviso inizio a immaginare che sia lei a toccarmi. A volere che Bamby se ne stia seduta su questo lavandino, nuda, con le gambe avvolte attorno a me, mentre io prendo a spingermi con maggiore irruenza dentro il suo calore e… ed è fatta.
Appoggio la fronte contro lo specchio, in attesa che le scosse si plachino, così come il mio respiro e il battito del mio cuore. Diamine che roba! Davvero molto intensa per essere stata così maledettamente breve!
Tornato in me, con la vista non più offuscata, pulisco il lavandino, mi sciacquo le mani e, dopo almeno venti respiri profondi, me ne torno in camera.
Certo, ora che ho allentato la tensione dovrei riuscire a dormire più facilmente, anche se il fatto che ho pensato alla mia Barbara mentre mi toccavo, non è che mi rilassi poi molto.
Facendo il più piano possibile, mi rimetto sotto le coperte, rivolto verso di lei che è ancora nella medesima posizione in cui l’ho lasciata poco fa.
Mi sposto al centro del letto come attratto da una potente e sconosciuta forza, mettendomi molto vicino al suo corpo caldo, respirando l’aria nella sua direzione, inalando il suo buonissimo profumo dolce proprio come un buonissimo dolcetto glassato nel mix di vaniglia dei suoi capelli e cioccolato della sua crema, sfiorandole le ginocchia con le mie, incantandomi a fissarla dormire.
Credo proprio di essere appena entrato in una zona del nostro rapporto sconosciuta, rischiosa e temo senza più ritorno.
E tutto questo per un bacio maledetto.