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Un folle piano di vendetta semina morte e terrore nei colli euganei. Quale atroce segreto nascondono le buste che l'assassino invia a un prete prima di uccidere? Perché non ci sono mai indizi e gli inquirenti si muovono alla cieca e sempre in ritardo? Ma, soprattutto, com'è possibile che Riccardo Ranieri dimentichi ovunque, e dico ovunque, il suo cellulare?Queste domande rimbalzeranno nella testa dei lettori pagina dopo pagina mentre i protagonisti, incalzati dal ritmo frenetico imposto dal killer, dovranno fronteggiare un nemico pericoloso e molto, molto vicino.
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Il Saggiatore lancia la sua nuova collana di narrativa italiana con un libro visionario e perturbante. Ferruccio Parazzoli riprende e amplia il successo di "Adesso viene la notte"... Una risposta narrativa a "L'affaire Moro" di Sciascia e a "Buongiorno, notte" di Bellocchio. In "Altare della patria" Dio e Satana si giocano le anime e i corpi di Paolo VI e di Aldo Moro. Tra Dostoevskij e Bret Easton Ellis, il racconto medianico di un grande narratore del nostro tempo.
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Roma, 1943. Per Francesco la guerra è una cosa da eroi immortali. Nei pomeriggi in cortile con i suoi compagni di gioco, ridà vita agli epici scontri che la chiassosa propaganda del regime racconta nei film e nelle canzoni. Il grande casamento INCIS è il teatro di tutte le loro azioni, il cuore di un’epopea tascabile interpretata con le fionde e gli schioppi di latta al fianco di indimenticabili eroi di carta: Mandrake, Dick Fulmine, Flash Gordon… Come per tutti gli altri bambini, anche per Francesco giocare alla guerra è partecipare a una grande avventura, dove ognuno fa la sua parte fino in fondo, ma senza mai morire. Il 19 luglio, però, la guerra, quella vera, giunge improvvista e devastante nella capitale, la città eterna che si pensava intoccabile. San Lorenzo e il Verano, prima di tutto, e poi i quartieri Prenestino, Tiburtino, Casilino, fino al Tuscolano, al Nomentano: più di 4.000 bombe, più di 3.000 morti. Da questo momento in poi, niente può essere più come prima e anche la spietata illusione dell’infanzia di possedere una propria naturale immunità si frantuma contro la dura materia degli accadimenti. Improvvisamente, lo sventurato patriottismo degli italiani, nutrito di proclami altisonanti e imbellettato ad arte come le maschere nel melodramma, si volta in paura, in sgomento. La fame, le bombe, la miseria, l’occupazione nazista, gli sfollamenti verso la campagna, i rastrellamenti e le deportazioni, diventano per tutti la vita di ogni giorno. Anche per Francesco e per la sua banda d’intrepidi eroi, adesso, il sangue limpido dell’infanzia comincia a mescolarsi con quello marcio della Storia. Amici per paura è il capolavoro di Ferruccio Parazzoli. Libro intensamente letterario eppure sempre molto godibile, ‘alto’ e allo stesso tempo ‘aperto’, racconta di un bambino negli anni della guerra, della sua crescita forzata in una Roma spettrale e indimenticabile.<
Il Golgota non è certo la meta ideale dove distrarsi per uno storico romano di passaggio a Gerusalemme.
Ma Valerio Massimo a quel colle brullo e stranamente animato arriva per caso, e proprio quando un condannato sta per essere crocifisso. Chi è e cos’avrà mai fatto quell’uomo esile, dall’aria mite, per essere punito con una morte tanto crudele? E cosa significa quella scritta, INRI, apposta sulla sua croce? Da quando lo vede, Valerio Massimo, allevato nella salda concezione della realtà e della cultura di Roma, uomo cinico e razionale, non è più lo stesso e inizia a interrogarsi senza sosta su quella condanna. E mentre a tutti appare assurdo l’interesse di un cittadino romano per un galileo inchiodato a due assi di legno, la sua indagine lo condurrà sulle orme di Yehoshua, lungo strade impolverate e infide, alla ricerca di chi lo ha conosciuto, di chi ha ascoltato, senza capirle, le sue parole e lo ha visto compiere prodigi già dimenticati.
Mettendo in pericolo la sua stessa vita concluderà che si è trattato della morte di un innocente, colpevole solo di non aver compreso davvero il mondo con le sue piccolezze e false leggi, tradito e abbandonato persino dai suoi discepoli. Un fallito, non un vincitore, eppure agli occhi di Valerio Massimo un uomo più potente, nella sua debolezza, dei potenti che lo hanno condannato. Né potere né gloria è l’inaspettato innamoramento per una figura sconcertante, quella di Cristo, che ha scelto di consegnare il proprio destino nelle mani e alla labile memoria degli uomini.
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Elena e Pep non potrebbero essere più diversi. Lei, siciliana, ha vissuto nell’isola fino alla fine della seconda guerra mondiale per poi raggiungere, insieme alla madre e alle sorelle, il padre, emigrato a Milano in cerca di un futuro migliore. Lui, milanese e antifascista, operaio figlio di operai, si è dato alla macchia per non arruolarsi con i repubblichini e ora partecipa alle lotte in fabbrica, alla Garelli, dove è così bravo al tornio da riuscire – si vanta lui – a fare le scarpe alle mosche. Si sono incontrati, ciascuno con il suo passato di dolore sulle spalle, e si sono sposati poco dopo. Vivono in una casa di ringhiera nella “corte del Cairo” – un piccolo mondo dove i vicini si chiamano Gina “pettogrosso”, Arnaldo “El barbè”, “Il Pantera” – che non basta a difenderli dall’arroganza delle camicie nere e dalla violenza nazista. Elena e Pep attraversano la guerra, vedono i figli nascere e la grande industria andare in crisi ma, in un paese che è cambiato meno di quanto vorrebbero, continuano a lottare per quello in cui credono. Una storia d’amore e lavoro, un romanzo sull’Italia che è stata e che è ancora, sulle passioni perdute e su quelle destinate a durare per sempre.<
Molti sono i popoli raccolti sotto lo stendardo dell'Impero fondato dal leggendario re Argimenes, ma sono molti anche gli anni trascorsi da quella eroica Età d'Argento. La magica pace del Pozzo dell'Unicorno è stata calpestata più volte dal ferreo piede dei tirannici conti Vulk, che con la forza.sì sono impadroniti dell'intera terra di Dalarna sotto lo sguardo sempre più attonito degli ultimi imperatori. Per opporsi alla potenza di Vulk, sfidando la morte e la tortura, non basta il coraggio che anima i membri dell'alleanza segreta dell'Anello di Ferro, ma occorre un capo che tutti possano seguire senza dubbi o gelosie. E dall'umile terra di Trangsted ecco giungere Airar Alvarson, un giovane destinato a incrociare sul suo cammino Meliboé l'incantatore, i cinque Capitani della Stella di Carrhoene, il piratesco conte Mikalegon, e infine la principessa imperiale Argyra, fautrice della pace del Pozzo ma capace di portare solo nuovi tumulti e nuove passioni nella sua vita. Mille incontri, mille avventure, per dare vita all'insolito eroe di un grande classico della fantasy moderna.<
Un giallo che non si legge...si divora! Tra le colline del Parco dei Colli Euganei, vicino a Padova, una serie di omicidi scuote alle fondamenta la tranquilla routine quotidiana dei soci del Golf Club Frassanelle. Ben presto si scatena una caccia all'uomo in cui si confondono preda e cacciatore. Un frenetico susseguirsi di eventi imprevedibili, raccontati con ironia e fatalismo, scandisce il ritmo che portera protagonisti e lettori, come in una sequenza allo specchio, verso l'epilogo finale.
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