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Diego Alatriste ha combattuto le guerre delle Fiandre e ora tira a campare come spadaccino al soldo nell'elegante e corrotta Madrid del Diciassettesimo secolo. I suoi nemici sono letali e numerosi, come l'inquisitore Bocanegra e l'assassino Malatesta. Un personaggio freddo e solitario, dal carattere rude e sbrigativo, lunghi silenzi affogati nel vino, una disperazione profonda, così come un cuore impavido e fiero. Le sue avventure trascinano il lettore tra gli intrighi della corte di Spagna, tra i viottoli bui dove scintillano spade sguainate e sogni di grandezza.
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Love, betrayal, petty larceny, and high fashion fuel this deliciously comic novel from the author of Fight Club. She's a fashion model who has everything: a boyfriend, a career, a loyal best friend. But when a sudden freeway "accident" leaves her disfigured and incapable of speech, she goes from being the beautiful center of attention to being an invisible monster, so hideous that no one will acknowledge that she exists. Enter Brandy Alexander, Queen Supreme, one operation away from becoming a real woman, who will teach her that reinventing yourself means erasing your past and making up something better. And that salvation hides in the last places you'll ever want to look.<
Cadice, 1811. Mentre la Spagna combatte per l'indipendenza contro le truppe di Napoleone, le Americhe si battono per la loro, contro la Spagna. Ma nella città più aperta d'Europa, eterno crocevia di uomini e merci, si svolge una battaglia di ben altra natura. Da settimane compaiono corpi di giovani donne dilaniati a colpi di frusta. E c'è una strana combinazione: i luoghi di ritrovamento coincidono con i punti d'impatto dell'artiglieria francese. Chi è il colpevole? Perché tanta ferocia? Come spiegare il nesso con le bombe? Con il tempo, Cadice si trasforma in un'immensa scacchiera sulla quale ha luogo una partita tesa, sinistra, dove la mano di un giocatore occulto muove i pezzi segnando in maniera indelebile i destini dei protagonisti: un poliziotto corrotto, una prestigiosa armatrice, un capitano corsaro, un imbalsamatore misantropo e un eccentrico artigliere, per il quale la guerra serve soltanto a migliorare la gittata dei suoi obici.<
Sorrento, 1966. Max Costa, maturo autista di un ricco svizzero, intravvede per la strada una donna che gli pare di conoscere. È Mecha Inzunza, che aveva incontrato nel 1928 su un transatlantico in rotta per il Sudamerica: lei era la bellissima moglie di un musicista deciso a sfidare il collega Ravel e il suo Bolero scrivendo un tango indimenticabile; lui un ballerino professionista, un giocattolo per signore, un avventuriero senza scrupoli. Mecha, ancora incantevole, accompagna il figlio Jorge Keller, giovane genio degli scacchi che sta per sfidare il campione del mondo in carica. Per riavvicinarla Max si finge il gentiluomo che non è, e tra idue ricomincia una lunga, lenta danza simile per molti versi al tango che li aveva uniti… Una storia di passioni ed equivoci, furti e spionaggio, un viaggio avanti e indietro nel tempo per raccontare un amore durato troppo poco e forse proprio per questo destinato all’eternità.
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SUMMARY:
Tender Branson is dictating his incredible life story into the flight recorder of Flight 2039, cruising on autopilot somewhere over the Paci fic Ocean. He is all alone in the plane, which will shortly crash into the vast Australian outback. Before it does, he will unfold the tale of his journey from an obedient Creedish child and humble domestic ser vant to an ultra-buffed, steroid- and collagen-packed media messiah, a uthor of a bestselling autobiography, Saved from Salvation, and the ev en better selling Book of very common prayer (The Prayer to Delay Orgasm, The Prayer to Prevent Hair Loss, The Prayer to Silence Car Alarms) . He'll even share his insight that 'the only difference between suici de and martyrdom is press coverage', and deny responsibility for the T ender Branson Sensitive Materials Landfill - a 20, 000-acre repository for the nation's outdated pornography.<
Katherine Mansfield non è una stella della letteratura del primo
Novecento, ma un quasar: l’oggetto più luminoso dell’Universo visibile
-almeno per quanto ne sappiamo noi terrestri-.
Pietro Citati, che ha già alle spalle la scrittura di biografie famose
come quella del Manzoni e di Goethe, le riserva un ritratto che è
destinato a diventare memoria sincretica, satellite imprescindibile del
mondo-Mansfield.
Vita breve di Katherine Mansfield (Mondadori, 2001) è una biografia
poetica, la cronaca sensibile di una donna esaltata dall’evento
magnifico della vita e totalmente appassionata alla scrittura che la
possiede, come un demone, più della sua malattia. Katherine muore
infatti trentacinquenne per tubercolosi, come una serie sconfinata di
geni e talenti di tutte le arti, in quella parte del secolo. Muore così
anche il suo maestro d’elezione Cechov, mentore evidente quando scrive, o
meglio quando scrive i suoi racconti: schegge di emozioni e asserzioni,
di sogni e pensieri.
La Nuova Zelanda, terra d’origine abbandonata in giovane età, con la
sanità luminosa dei suoi paesaggi, e della sua natura, persiste
nell’occhio della mente. È nei propri ricordi, nel sangue che le fluisce
nel corpo e nella testa, fino al cuore che pompa desiderio -continuo-
di vivere ed ostracizzare il dolore. Raminga e vagabonda, per necessità e
volontà: il viaggio non è un capriccio ma essenza costitutiva
dell’essere. L’imperscrutabile e misteriosa Khaterine è come un gatto,
una fata-farfalla, una ceramica: l’adunanza delle persone che le sono
intorno, che la conoscono, fanno coro di voci miste unite in monodia.
Tra i sostenitori di peso il nome di Virginia Woolf non può che
offrirci garanzie. L’intellettuale modernista non si trattiene dalle
critiche, ma ne intuisce allo stesso modo l’ingegno e la promessa. Le
due diventano rivali educate all’esercizio dell’intelligenza: eleganti
schermidori alla pedana.
Pietro Citati (Firenze 1930) inizia la carriera di
critico letterario collaborando a riviste come “Il Punto” dov’è a fianco
di Pier Paolo Pasolini, “L’Approdo” e “Paragone”. Saggista e critico,
dà il meglio di sé col genere biografico. Vita breve di Katherine
Mansfield esce per la prima volta nel 1982 presso Rizzoli. L’anno
successivo pubblica Tolstoy grazie al quale vince il premio Strega. Nel
2006 licenzia per Mondadori La morte della farfalla. L’ultima opera
viene presentata nella primavera 2010: De Vita Solitaria è un libro
d’artista scritto a quattro mani con Claudio Parmiggiani, stampato
presso Cristian Stein Edizioni in soli 65 esemplari firmati.
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A volte le vere intuizioni giungono nei momenti più inattesi. Marco Luciani, commissario della polizia di Genova, lo sperimenta sulla sua pelle in questo godibilissimo racconto inedito, disponibile solo in digitale, legato al nuovo romanzo di Claudio Paglieri "L'enigma di Leonardo".
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