Abbandonato dalla sua donna il protagonista di questo romanzo, con cui Piovene vinse il Premio Strega nel 1970, lascia la città per trasferirsi in campagna. Qui viene sospettato dell'omicidio di un abitante del luogo che nutriva per lui antichi rancori. Ha così inizio una lunga fuga e soprattutto il distacco dallo "stolto gioco della vita", un ritiro dal mondo durante il quale incontrerà Fëdor Dostoevskij tornato dall'aldilà.... Il fantasma dello scrittore gli rivela la propria sconvolgente verità: se il mondo dei vivi trabocca di esseri più simili ad astrazioni che a realtà, il mondo dei morti non è che la sua immagine speculare. All'uomo non resta che cercare dentro di sé le ragioni del suo rifiuto della realtà, legare la propria esistenza ai dati oggettivi del mondo, catalogare in un archivio tutte le cose, quasi una soluzione si possa trovare solo nel passaggio dalla vita all'impassibile aldilà della scrittura.
La vita quotidiana alla fine del mondo antico
Fra il IV e il VI secolo la società antica subisce grandi cambiamenti, legati all’affermazione del cristianesimo, alla divisione definitiva dell’impero in due parti, con l’emergere della nuova città di Costantinopoli nella metà orientale, e infine alla caduta dell’impero romano d’Occidente, travolto dalle invasioni barbariche. Com’era la vita quotidiana in quella turbolenta epoca di transizione? Il libro ce la restituisce in tutta la sua ricchezza e in rapporto ai diversi strati sociali.
Il nome di Guido Piovene sarà per sempre legato a un titolo ben preciso, quello del "Viaggio in Italia" che, sul finire degli anni cinquanta, divenne la più celebre guida letteraria al Bel Paese del dopoguerra. Cominciò da Bolzano e proseguì, regione dopo regione, città dopo città, fino a coprire ogni landa, anche la più dimenticata. Durò tre anni buoni. Un'impresa senza precedenti dalla quale scaturì un libro che segna uno spartiacque nella storia d'Italia, scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come un atto d'accusa. L'Italia che Piovene visitò e descrisse è quella della ricostruzione e del boom economico e che a uno sguardo contemporaneo dovrebbe apparire antica e lontana. Così non è. Piovene riesce, come un antropologo, a far emergere dal suo viaggio il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.
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Il nome di Guido Piovene sarà per sempre legato a un titolo ben preciso, quello del "Viaggio in Italia" che, sul finire degli anni cinquanta, divenne la più celebre guida letteraria al Bel Paese del dopoguerra. Cominciò da Bolzano e proseguì, regione dopo regione, città dopo città, fino a coprire ogni landa, anche la più dimenticata. Durò tre anni buoni. Un'impresa senza precedenti dalla quale scaturì un libro che segna uno spartiacque nella storia d'Italia, scrupoloso come un censimento, fedele come una fotografia, circostanziato come un atto d'accusa. L'Italia che Piovene visitò e descrisse è quella della ricostruzione e del boom economico e che a uno sguardo contemporaneo dovrebbe apparire antica e lontana. Così non è. Piovene riesce, come un antropologo, a far emergere dal suo viaggio il carattere nazionale, quello immutabile, che resiste alle mode e ai rovesci della storia.
Creta, 1937. Quale indescrivibile mistero si nasconde dietro la spedizione archeologica del professor Newcomb? A uno a uno tutti coloro che hanno partecipato agli scavi vengono uccisi in modo orrendo, mentre qualcuno si affretta a far sparire un'antica pergamena che descrive un bizzarro enigma. Solo Sir Basii Ward è pronto a raccogliere la straordinaria sfida, anche a costo di risvegliare la più spaventosa delle maledizioni.
Patrick Marais è un giovane e ambizioso archeologo dalle idee molto chiare e con un piano preciso in mente, un’impresa che viene prima di qualsiasi altra cosa al mondo. All’inizio sua moglie Nanno, figlia di un milionario americano, sembrava comprenderlo, ma negli ultimi tempi, poco prima di quel suo strano incidente mortale, s’era fatta distante. E così la scomparsa della moglie ha lasciato Patrick libero e, per di più, con i cinque milioni di dollari dell’eredità. Ancora in cerca di qualche prova che confermi le sue teorie, l’archeologo incontra Hélène Garnier: è lei la donna del suo destino. Una creatura irreale e inaccessibile, quasi di un altro mondo, che con il suo mistero sembra fatta apposta per quell’impresa grandiosa che lui è chiamato a compiere. Ma Hélène possiede anche un terribile lato nascosto…
Harris Robert - 2006 - Imperium
Tra i grandi personaggi dell'antica Roma, nessuno è stato più geniale e controverso di Marco Tullio Cicerone. Eppure ben pochi avrebbero scommesso sul suo futuro quando, all'età di ventisette anni, scelse di lanciarsi nell'infido e violento mondo della politica, deciso a raggiungere con ogni mezzo l' imperium , il sommo potere statale. A raccontare la sua straordinaria vicenda umana è in queste pagine il fedele Tirone, il segretario particolare sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi messaggi segreti. Robert Harris ci consegna un ritratto di Cicerone ben diverso dal personaggio solenne che noi conosciamo. Imperium è un grande romanzo che ci svela i retroscena di una realtà fatta di intrighi e di corruzione, singolarmente affine alla nostra. Un affresco ricchissimo e drammatico che mette a nudo i meccanismi della lotta per il potere e le componenti dell'ambizione politica, una rigorosa ricostruzione storica da leggere come un thriller appassionante.
Harris Thorne non avrebbe mai dovuto riaprire quella stanza dopo la morte misteriosa del prozio, un allucinato scrittore chiaroveggente autore di un libro enigmatico che nessuno poteva leggere sen¬za impazzire. Perché in quella stanza c'era qual¬cosa in agguato. Una presenza, segnalata solo da una macchia d'umidità sul tappeto, in grado di uc¬cidere chiunque osasse penetrare nell'antro del-l'antenato dei Thorne. E ora Harris si è suicidato, gettandosi dalla finestra della stanza maledetta. E la giovane moglie Sarah non vuole, o non osa, rivelare cos'ha visto accanto al marito quando è entra¬ta nello studio prima della tragedia. Ma è soltan¬to dopo il funerale dell'uomo che il mistero inizia ad assumere un aspetto così assurdo e incredibile da richiedere l'intervento di un investigatore d'ec-cezione, il dottor Twist.
Un viaggio d'inverno ai fiumi Danubio, Sava, Morava e Drina ovvero Giustizia per la Serbia