Miseria e nobiltà
Protagonisti di Miseria e nobiltà sono Felice Sciosciammocca, l'amante
Luisella, il figlio Peppeniello, e poi ancora Pascale, la moglie
Concetta, la figlia Pupella. Vivono in una «camera squallidissima» (I
atto), patiscono la fame, sono minacciati di sfratto, sopravvivono a
forza di pegni. Costoro, (tranne Peppeniello e Luisella) organizzano,
per conto del marchesino Eugenio, un imbroglio che potrà almeno sfamarli
per qualche ora: dovranno travestirsi da nobili, fingersi parenti del
giovane e chiedere per lui la mano di Gemma, figlia di Gaetano, un ricco
borghese. Nel salotto di quest'ultimo si svolge (II e III atto) la
commedia dentro la commedia, con equivoci e colpi di scena che ricordano
le pochades francesi. Si determina cosi un groviglio di equivoci,
scambi di persone, sotterfugi, in una catena ininterrotta di situazioni
teatralissime fino all'agnizione generale e conclusiva.