Nella primavera del 1930 Freud risiedette per alcune settimane a Berlino-Tegelsee, per nuove cure alla mascella. In quella occasione si incontrò con William C. Bullitt, ambasciatore degli Stati Uniti a Berlino, il quale gli propose di scrivere in collaborazione una biografia psicoanalitica di Thomas Woodrow Wilson.
Freud scrisse una introduzione, di cui parlò in una lettera ad Arnold Zweig del 7 dicembre 1930; non disse esattamente di che cosa si trattava, ma affermò: “Sto scrivendo una introduzione per qualche cosa che scrive un altro... è molto attuale, quasi politica.”
Freud non stava bene, e non poté certo collaborare molto alla stesura del libro o forse non trovò con Bullitt l’accordo necessario. Fatto sta che il libro non fu pubblicato e l’introduzione di Freud apparve per la prima volta in lingua inglese in “Encounter”, vol. 28(1), 3 (1966). Solo nel 1967 apparve a Londra una edizione del volume in lingua inglese col nome di entrambi gli autori: S. Freud - William C. Bullitt, Thomas Woodrow Wilson, Twenty-eighth President of the United States: a Psychological Study (Weindelfeld and Nicolson, Londra 1967), trad. it. Il caso Wilson (Feltrinelli, Milano 1967).
Fatta eccezione per la introduzione qui presentata, di cui esiste il manoscritto tedesco di Freud, pubblicato per la prima volta con il titolo Einleitung zu “Thomas Woodrow Wilson. Eine psychologische Studie” da Johannes Cremerius nella raccolta di biografie psicoanalitiche Neurose und Genialität (Fischer Verlag, Francoforte sul Meno 1971), pp. 27-34, trad. it. Nevrosi e genialità (Boringhieri, Torino 1975), pp. 25-32, tutto lascia pensare che il libro sia opera del solo Bullitt, il quale tutt’al più può essersi giovato di conversazioni avute con Freud nella primavera del 1930 e nell’autunno del 1931, quando si recò a Vienna per incontrare Freud. Lo scritto appare qui per la prima volta in una edizione delle Opere di Freud.
La traduzione italiana è di Renata Colorni.