Necrologio di Lou Andreas-Salomé
Il 5 febbraio di quest’anno è morta serenamente nella sua piccola casa di Göttingen la signora Lou Andreas-Salomé; aveva quasi settantasei anni. Questa donna straordinaria ha legato gli ultimi venticinque anni della sua vita alla psicoanalisi: oltre che esercitarla nella pratica ha recato ad essa importanti contributi scientifici. Non dico troppo asserendo che tutti noi siamo stati onorati di annoverarla fra i nostri collaboratori e commilitoni e che al tempo stesso la sua presenza ha significato per noi una nuova convalida del contenuto di verità delle teorie psicoanalitiche.
Di lei si sapeva che da giovanetta aveva stretto una intensa amicizia con Friedrich Nietzsche, fondata sulla sua profonda intelligenza delle ardite idee del filosofo. Questo rapporto si interruppe bruscamente dopo che lei ebbe declinato una proposta di matrimonio che lui le aveva fatto. Quanto ai decenni successivi si venne a sapere che Lou Salomé era stata al tempo stesso musa e madre sollecita del grande poeta Rainer Maria Rilke, che nella vita era piuttosto uno sprovveduto. Ma per tutto il resto la sua personalità rimase avvolta nel mistero. Era una donna di rara modestia e discrezione. Non parlava mai delle sue stesse creazioni poetiche e letterarie. Palesemente sapeva bene dove bisogna cercare i veri valori della vita. Chiunque la avvicinasse riceveva un’impressione fortissima dall’autenticità e dall’armonia della sua natura e poteva asserire, non senza stupore, che tutte le debolezze femminili, e forse la maggior parte delle debolezze umane, le erano estranee o erano da lei state superate nel corso dell’esistenza.
A Vienna si erano svolti un tempo gli episodi più emozionanti del suo destino di donna; e a Vienna ella tornò, nel 1912, per essere introdotta allo studio della psicoanalisi. Mia figlia, di cui era intima, l’ha udita rammaricarsi di non aver conosciuto la psicoanalisi negli anni della giovinezza. Ma naturalmente a quell’epoca la psicoanalisi non esisteva ancora.
Sigm. Freud
Febbraio 1937