TERZO CAPITOLO
LE COLONIE DEI LATINI
1 Migrazione indo-germanica.
La patria della schiatta indo-germanica è la regione occidentale dell'Asia mediana, donde si diffuse da una parte verso il sud-est nell'India, dall'altra verso il nord-ovest in Europa. Non è possibile determinare con maggiore precisione la sede primitiva del popolo indo-germanico. Ad ogni modo questa sede deve essere stata in località interna e lungi dal mare, giacchè nessuna denominazione marittima troviamo comune ai due rami asiatico ed europeo. Parecchie traccie indicano più chiaramente i paesi dell'Eufrate, così che il primo punto di partenza delle due più importanti schiatte civili, l'indo-germanica e l'aramea, coincide materialmente; ciò che conferma l'ipotesi di una antichissima comunanza dei due popoli, benchè ci manchi ogni altro indizio di affinità filologiche e civili. È anche impossibile designare con qualche particolarità i luoghi percorsi dalle singole schiatte, e di seguire ciascuna di esse nelle loro ulteriori migrazioni. Pare che il ramo europeo, dopo la separazione dagli Indiani, siasi fermato lungo tempo in Persia e in Armenia, poichè secondo tutti gli indizi, qui fu la culla dell'agricoltura e della vite. Nella Mesopotamia sono indigeni l'orzo, la spelta ed il frumento, e la vite lo è al sud del Caucaso e del mar Caspio; e qui prosperano pure spontanei il prugno, il noce ed altri alberi fruttiferi facili a trasportarsi. È pure degno di considerazione il fatto che il nome del mare è comune alla maggior parte delle razze europee, ai Latini, ai Celti, ai Tedeschi e agli Slavi. Queste devono quindi aver toccata la spiaggia del Mar Nero o forse del Caspio prima della loro divisione.
Quando si potrà decidere, se gli Elleni siano arrivati in Grecia, o dall'Asia Minore traversando l'Egeo, o calando giù per la valle del Danubio, si potrà forse risolvere anche il problema del cammino che tennero gli Italici per giungere alla catena delle Alpi, e del luogo, ove essi dimorarono, quando coabitavano soltanto cogli Elleni.
In ogni modo par si possa stabilire con certezza che gli Italici come gli Indiani sono immigrati nella loro penisola dal nord. Non è difficile tener dietro al cammino della razza umbro-sabellica sulla dorsale dell'Appennino nella direzione da settentrione a mezzodì, poichè le ultime fasi di questa calata appartengono già ai tempi storici. Più difficile invece è tracciare la via che seguì la migrazione latina, essendo verosimile che essa sia venuta nella medesima direzione lungo il litorale di ponente, molto prima delle tribù sabelliche. Il torrente invade le alture solo quando il piano è già inondato, ed è perciò naturale che i Sabelli, giunti dopo, trovata la pianura occupata, si accontentassero delle regioni più alpestri, e da queste poi, appena lo poterono, si spinsero fra i popoli latini.