11 Religione sabellica.
I riti umbri erano basati sulle stesse intuizioni fondamentali di quelli dei Latini, con forme e colorito che variano secondo la località. Che però in qualche punto si differenziasse dal latino lo prova nel modo più positivo l'istituzione d'una apposita compagnia in Roma, allo scopo di conservare i riti sabini: ma appunto da ciò si può argomentare in che i due riti differissero. L'osservazione del volo degli uccelli era presso entrambe le schiatte il modo ordinario d'interrogare gli dei; se non che i Tizii osservavano uccelli di diversa specie di quelli osservati dagli auguri romani[12]. In tutti i casi, nei quali poi possiamo paragonare i due riti, vi troviamo gli stessi rapporti; il concetto degli dei come astrazioni delle cose terrestri o la loro incorporea natura sono comuni alle due schiatte; ma diverso il rituale, diversa l'espressione. Che al culto di quei tempi simili differenze di riti sembrassero di grande importanza è cosa facile a comprendersi; ma noi non possiamo più sottilmente indovinare in che proprio consistesse la differenza caratteristica, se pur differenza v'era.