24. La battaglia di Orcomeno.
Con la primavera del 669 = 85 anche in Europa vi fu nuovo lavoro. Mitridate, che continuava instancabilmente nell'Asia minore i suoi armamenti, aveva mandato in Eubea un esercito comandato da Dorilao, che non era inferiore di molto numericamente a quello accozzato a Cheronea; di là questo era andato in Beozia passando l'Euripo con i resti dell'esercito di Archelao.
Il re pontico, che trovava nelle vittorie sulle milizie bitinica e cappadocica la misura per la capacità del suo esercito, non comprese la piega sfavorevole che le cose prendevano in Europa; già nei circoli dei cortigiani si sussurrava di tradimento da parte di Archelao; fu dato ordine perentorio di dar subito col nuovo esercito una seconda battaglia e di distruggere infallantemente i Romani.
La volontà del signore fu eseguita se non nel vincere, almeno nel combattere.
Di nuovo i Romani e gli Asiatici si incontrarono nella pianura del Cefiso presso Orcomeno.
La numerosa ed eccellente cavalleria asiatica si gettò impetuosamente sulla fanteria romana che cominciò ad oscillare ed a cedere; il pericolo divenne così imminente che Silla afferrò un'insegna e procedendo verso il nemico con i suoi aiutanti e le sue ordinanze, gridò con forte voce ai soldati che se a casa fossero richiesti dove avessero abbandonato il loro generale, rispondessero: presso Orcomeno.
Questo giovò; le legioni si fermarono e soppraffecero i cavalieri nemici per cui anche la fanteria fu respinta con lieve fatica.
Il giorno dopo il campo degli Asiatici fu circondato ed assalito; la maggior parte di essi cadde o perì nelle paludi copaiche; solo pochi, fra i quali Archelao, giunsero a Eubea.
I comuni beoti pagarono cara la ripetuta defezione a Roma; in parte furono distrutti.
Nulla impediva la marcia in Macedonia e nella Tracia; Filippi fu occupata, Abdera spontaneamente sgombrata dal presidio pontico; in generale il continente europeo fu sbarazzato dai nemici.
Alla fine del terzo anno di guerra, 669 = 85, Silla potè occupare i quartieri d'inverno di Tessalia per incominciare nella primavera del 670 = 84[11] la campagna asiatica, al quale scopo egli diede ordine nei porti tessalici di costrurre delle navi.