10.Culto di Bacco.
Pochi anni più tardi (568=186) pervenne al governo romano la notizia dell'esistenza d'una abbominevole associazione, che teneva feste notturne in onore del dio Bacco, introdotte dapprima in Etruria per opera d'un sacerdote greco, e diffuse poi rapidamente a Roma ed in tutta Italia come un cancro roditore che andava sempre più estendendosi, scompigliando dovunque le famiglie e provocando i più ributtanti delitti: inaudite impudicizie, falsificazioni di testamenti e venefici.
Oltre 7000 persone furono perciò condannate, la massima parte nel capo; e furono prese misure di rigore per l'avvenire; ma non si venne a capo dello sconcio, e sei anni dopo (574=180) i magistrati dovettero lamentare la condanna di altri 3000 colpevoli pur senza poter prevedere la cessazione del male.