15. Italici all'estero.
Non possiamo descrivere particolarmente l'immensa crisi finanziaria che, in conseguenza dei movimenti italo-asiatici dell'anno 664 = 90 e seguenti, colpì i capitalisti romani, nè il fallimento dello stato e dei privati, nè il generale deprezzamento del suolo, ma i loro risultati non lasciano in generale alcun dubbio sulla loro natura e sulla loro importanza: l'assassinio del pretore operato da una masnada di creditori, il tentativo di espellere dal senato tutti i senatori che avessero debiti, la rinnovazione del maximum degli interessi fatta da Silla, la cancellazione del 75% di tutti i crediti ottenuta dal partito rivoluzionario.
Conseguenza di queste misure fu, come era naturale, che le province in generale impoverirono e si spopolarono mentre la popolazione parassita degli Italici girovaghi o temporaneamente accasati andò dappertutto aumentando.
Si pretende che nell'Asia minore in un sol giorno siano state uccise 80.000 persone di origine italica. Quanto numerosi fossero gli Italici stabiliti a Delo lo provano le lapidi sepolcrali qui ancora esistenti, e la notizia che per ordine di Mitridate vi furono messi a morte circa 20.000 stranieri, la maggior parte commercianti italici.
In Africa si trovavano tanti Italici, che persino la città numidica di Cirta potè essere difesa specialmente da essi contro Giugurta.
E così si trovavano moltissimi negozianti romani nella Gallia; solo per la Spagna, e forse non è opera del caso, manchiamo di simili dati.
In Italia viceversa la popolazione libera di quest'epoca ha in generale sofferto senza dubbio una diminuzione.
È bensì vero che a ciò hanno essenzialmente contribuito le guerre civili le quali, stando alle notizie più diffuse, ma certamente poco attendibili, avrebbero mietuto da 100 a 150.000 individui della borghesia romana, e 300.000 della popolazione italica; ma più perniciosamente vi influì la rovina economica del ceto medio e la smisurata emigrazione tra i commercianti, che trattenevano all'estero una gran parte della gioventù durante gli anni più floridi.